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SESSOLui rischia una frattura al pene se è lei a 'guidare' il rapporto

15.03.07 - 12:11
Nel caso di 'rottura', mettere del ghiaccio per bloccare il sangue e poi fasciare ben stretto.
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Lui rischia una frattura al pene se è lei a 'guidare' il rapporto
Nel caso di 'rottura', mettere del ghiaccio per bloccare il sangue e poi fasciare ben stretto.

ROMA - La 'frattura' del pene, l'incidente subito recentemente dal britannico Robert McClenahan mentre aveva un rapporto 'focoso' con la propria moglie, "è più probabile quando a 'guidare' è lei. Ed è frutto di un movimento sbagliato a cui non si è fatto in tempo a porre rimedio. In genere succede quando la donna è sopra l'uomo. O quando l'erezione non raggiunge il massimo della rigidità".

A spiegare quali siano i rischi per l'organo maschile e cosa è necessario fare quando la notte di piacere si trasforma in un incubo, è Giovanni Alei, direttore del centro di Chirurgia uro-genitale dell'università La Sapienza di Roma e presidente della Società italiana di chirurgia genitale maschile.

"La frattura del pene - spiega l'esperto - si ha quando si lacera l'involucro rigido chiamato tunica albuginea, dentro cui si gonfiano i corpi cavernosi, cioè i tessuti che irrorati di sangue determinano l'erezione dell'organo sessuale. Siccome questi involucri non sono elastici, se vengono flessi violentemente per un movimento sbagliato, si possono rompere".

"Un evento dolorosissimo - commenta Alei - ma che per fortuna non è estremamente frequente. In un ospedale come il policlinico Umberto I di Roma ne vediamo 30-40 casi l'anno".

Troppa irruenza o poca mira sono all'origine dell'incidente, "che causa un ematoma per la fuoriuscita di sangue dalla tunica albuginea, e in alcuni casi anche dall'uretra". In generale i rischi maggiori si hanno "quando l'erezione raggiunge il 70-90% della rigidità. E se il rapporto è tanto irruente da far piegare in maniera innaturale l'organo maschile". Queste condizioni, spiega l'urologo, si verificano più frequentemente "nella fascia d'età tra i 20 e i 50 anni. Tra i più giovani - dice Alei - perché la passione può prendere il sopravvento sull'attenzione. Tra le persone di mezza età perché con gli anni che avanzano è più probabile che non si raggiunga la rigidità del pene del 100%".

Cosa fare in caso di frattura del pene? "La prima cosa - riprende Alei - è mettere del ghiaccio per bloccare il sangue e poi fasciare ben stretto il pene. Quindi andare al pronto soccorso. Qui i medici, in caso di fratture meno gravi, lasceranno la fasciatura e prescriveranno farmaci antibiotici contro le infezioni e per riassorbire l'ematoma".

Se alla fine del trattamento l'organo dovesse mantenere un'incurvatura innaturale, allora si interverrà chirurgicamente. "Il bisturi diventa invece una necessità - sottolinea l'urologo della Sapienza - se la lacerazione e l'incurvamento sono molto pronunciati. Si tratta di interventi che possono essere fatti anche in anestesia locale".


Adnkronos Salute

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