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02.02.07 - 06:17
La Lud ha riaperto il dibattito su una tematica antica ma attuale e scottante. Ma cosa dice la scienza apolitica e areligiosa sugli omosessuali?
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L’ omosessualità : patologia o normalità ?
La Lud ha riaperto il dibattito su una tematica antica ma attuale e scottante. Ma cosa dice la scienza apolitica e areligiosa sugli omosessuali?
E’ attuale e scottante il tema dell’omosessualità, soprattutto in questo primo mese di rodaggio della nuova legge sulle coppie di fatto. Diverse le opinioni che circolano nel nostro Cantone tutte legittime e rispettabili. Tuttavia in pochi si sono formati un opinione a partire da basi un po’ più solide con una corretta informazione sul tema.

Alcuni dati -
La percentuale della popolazione mondiale omosessuale è di circa il
5%
ovvero una persona su venti. Tuttavia questi dati ufficiali non includono i “non dichiarati” per cui la percentuale potrebbe decisamente lievitare.

In Svizzera
sono circa 440'000 le persone adulte omosessuali. In Italia oltre il 20% delle lesbiche e il 17% dei gay over 40 sono genitori quindi
centomila bambini italiani hanno un genitore omosessuale.

Una diversità tra uomini e donne: le donne lesbiche tenderebbero ad avere più relazioni stabili degli uomini gay, circa il 60% contro il 45,7% .

Cos’è l'omosessualità?
E’ una variante del comportamento umano che si connota con il desiderio di amare, desiderare, costruire e autoidentificarsi con persone dello stesso sesso e non esclusivamente con atti sessuali come in molti credono. E' quindi una condizione esistenziale con contenuti di affettività, progettualità e di relazione.

E’ considerata una patologia?
Considerata per molto tempo come una malattia, le è stata tolta questa etichetta dalla psichiatria a partire dalla metà degli anni ‘70.

Ciò ha determinato anche l'abbandono di pratiche terapeutiche che talvolta si trasformavano in vere e proprie crudeltà, basti pensare all'elettroshock, alla lobotomia o all'asportazione del clitoride nelle donne .

A cosa è dovuta?
Sull'origine dell'omosessualità molte sono le teorie ma non si è giunti ad una conclusione certa ed univoca.

Le ricerche sono propense a considerare sia il background familiare e psicologico che biologico-genetico, del resto come per lo studio delle cause dell’eterosessualità.

Si obietterà che l’omosessuale è diverso “per natura”, perché l’uomo “normale” è attratto dalla donna con la quale genera i figli che permettono la prosecuzione della specie ecc. Indubbiamente l’argomento evoluzionistico è un argomento forte ma al limite si potrebbe argomentare, proprio su base evoluzionistica, che oggi la terra rischia l’autodistruzione per sovrapopolamento, per cui è proprio un aumento di omosessuali che potrebbe salvarla.

Ma a parte questi ragionamenti darwiniani, che sono complessi, ci si dovrebbe chiedere in che cosa gli omosessuali siano diversi dagli eterosessuali, a parte appunto l’omosessualità stessa.

Gay si nasce o si diventa?
Omosessuali si nasce o lo si diventa molto presto, per fattori ancora non ben conosciuti, ed è inutile trovarne la causa o la “colpa” in qualcuno o qualcosa (in alcuni casi può certamente essere causata da esperienze infantili, ma pare che sia una minoranza).

In cosa differiscono dagli eterosessuali?
Una volta si credeva che gli omosessuali fossero diversi o con maggiori problemi degli eterosessuali (ad esempio disturbi di personalità, maggiore promiscuità sessuale ecc.), ma le ricerche non hanno convalidato queste credenze che si sono rivelate semplicemente pregiudizi.

Si può “curare” ? Oggi non è più corretto tentare di “curare” un individuo per la sua omosessualità
(per questo potrebbe denunciare il suo medico!), a meno che ovviamente il “paziente” non la viva come indesiderata e richieda espressamente un aiuto. Anche in questo caso però occorre essere molto cauti, nel senso che il terapeuta deve valutare la correttezza della domanda, perché il desiderio di non essere più omosessuale potrebbe essere anche segno di grave patologia; in altre parole, il problema potrebbe non essere l’ omosessualità, bensì la convinzione che essa sia un problema.

Sulla bisessualità
- Kinsey un biologo statunitense, divenne famoso per le sue ricerche sulla sessualità dagli anni ’30 ai ‘50 ed alcuni suoi risultati non sono stati ad oggi confutati. Svolse ricerche su un gruppo di 18.000 persone.

Il rapporto Kinsey dimostrò che almeno il
37% della popolazione maschile aveva avuto qualche esperienza omosessuale,
tra la pubertà e la vecchiaia, e che il 4% era esclusivamente omosessuale durante tutta la vita, dopo la pubertà.

Kinsey mise in luce l'esistenza di vari gradi di omosessualità, affermando che il mondo non è diviso in omosessuali e eterosessuali, ma che esistono vari gradi di rapporto tra la componente eterosessuale e quella omosessuale in ciascun individuo.

Questo indica che la natura non si esprime per mezzo di categorie che sono piuttosto un'invenzione della mente umana quando cerca di forzare i fatti in compartimenti separati.

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