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PeopleSANITA': TURCO, OSSERVATORIO SU ERRORI MEDICI PER AVERE DATI REALI

26.10.06 - 15:50
SANITA': TURCO, OSSERVATORIO SU ERRORI MEDICI PER AVERE DATI REALI

Roma, 26 ott. (Adnkronos Salute) - Istituiremo il primo osservatorio nazionale sugli errori della pratica medica ed assistenziale in maniera da disporre finalmente di elementi oggettivi di valutazione del problema, della sua dimensione e delle priorità di intervento. Lo annuncia il ministro della Salute Livia Turco che, in una lettera aperta pubblicata su ‘La Repubblica’, torna sulla polemica innescata dalle cifre sulle vittime degli errori medici, diffuse nei giorni scorsi dall’Aiom. Oltre all’osservatorio, per affrontare il problema, ‘’promuoveremo - scrive Livia Turco - un provvedimento di legge apposito per il governo clinico e la responsabilità professionale, in maniera da assicurare, tra l’altro, la promozione di forme di gestione del contenzioso più agili, garantire maggiore serenità agli operatori e combattere i fenomeni di medicina difensiva. In altre parole agiremo su due fronti contemporaneamente: investiremo in prevenzione, per fare in modo che sempre meno cittadini si trovino di fronte ad un sospetto errore professionale, e gestiremo il contenzioso in maniera più vantaggiosa per tutti, cittadini e operatori’’. Il ministro ha ricordato, inoltre, che è a lavoro la Commissione ministeriale per il rischio clinico e la sicurezza dei pazienti e che, dai primi di ottobre è stato istituito il Centro di riferimento per la sicurezza dei pazienti. La Turco, nella lettera aperta, punta il dito contro l’allarmismo che mette in discussione il rapporto di fiducia dei cittadini con la sanità. E ribadisce che ‘’anche si dovesse accertare un solo caso all’anno sento il dovere di affrontare il problema con decisione’’ per ‘’garantire la sicurezza dei pazienti, oltre che per scongiurare la deriva conflittuale dei rapporti tra cittadini e medici’’. Il ministro della Salute, inoltre, cerca di fare chiarezza sull’attendibilità delle cifre fornite dall’Aiom sul numero di vittime di errori medici. Non esistono, ricorda ‘’dati ufficiali sul fenomemno, nè in Italia nè nel resto del mondo’’. Lo studio più recente è quello realizzato in Gran Bretagna - Paese con popolazione, dati epidemiologici, servizio sanitario sovrapponibili all’Italia - nel 2005 e che stimava in 572.000 eventi avversi in un anno e 840 morti, sempre all’anno, sul totale dei ricoverati. I dati dell’Aiom, invece, ‘’ si avvicinano in valore assoluto a quelli riferiti da uno studio agli Stati Uniti, che hanno una popolazione sei volte superiore a quella del nostro Paese e un numero di ricoveri e di prestazioni erogate in proporzione’’. Bene ha fatto, quindi, Ignazio Marino, presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato a chiedere conto delle fonti e del metodo utilizzato da chi ha diffuso i dati allarmistici. (Ram/Adnkronos Salute)

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