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PeopleOBESITA': PESA TROPPO QUASI UN ITALIANO SU DUE, ALLARME BIMBI

14.06.06 - 17:20
OBESITA': PESA TROPPO QUASI UN ITALIANO SU DUE, ALLARME BIMBI

Milano, 14 giu. (Adnkronos Salute) - Chili di troppo per quasi un italiano su due. Un piccolo esercito di extralarge formato da un adulto su tre che e’ in sovrappeso (pari al 33,4%), piu’ il 9,1% addirittura obeso. Ma se si guarda ai bambini il dato cresce: mediamente è obeso il 13% dei ragazzini, mentre il 26,9% dei maschi e il 21,2% delle femmine tra i 6 e i 17 anni è sovrappeso, con un picco a 6-9 anni (33,6% nei maschi e 34,6% nelle femmine). Questi i numeri illustrati oggi a Milano da Michele Carruba, presidente della Società italiana dell’obesità (Sio), che ha inaugurato il suo III congresso nazionale. Dagli esperti arriva un forte richiamo agli italiani a modificare lo stile di vita, a scegliere un’alimentazione più corretta e bilanciata, a fare piu’ sport. PIGRIZIA E CHILI DI TROPPO - In Italia oltre la metà della popolazione non fa alcuna attività fisica, sottolineano gli esperti. E sempre piu’ giovani abbandonano la dieta mediterranea per rivolgersi a modelli alimentari ‘’frutto della globalizzazione’. Cosi’ gia’ a 6-14 anni si riscontrano malattie tipiche dell’età matura come il diabete di tipo 2”, ha aggiunto Carruba. Non si tratta di un semplice problema estetico: ‘’Di obesità si muore - ha sottolineato l’esperto - accade a 390 persone ogni 100mila abitanti l’anno. E i chili di troppo ‘rubano’ fino a 10 anni di vita’’. Ecco perchè è ‘’fondamentale mettere in atto alleanze e forme di collaborazione tra medici, istituzioni e industria alimentare, per arginare questo fenomeno sempre più preoccupante”, ha proseguito il nutrizionista. ITALIANI PIU’ SENSIBILI, ALMENO IN TEORIA - Ma non tutte le note sono negative. “Anche grazie alla maggiore sensibilizzazione sul tema degli stili di vita, diffusa in questi ultimi anni dalle campagne del ministero della Salute - ha ricordato l’ex-ministro Girolamo Sirchia - il Censis ci dice che il 54,4% degli italiani riconosce che le abitudini, il modo di vita di una persona, l’alimentazione, l’attività fisica sono i fattori più importanti per la salute”. OCCHIO A FALSI PROFETI DELLE DIETE - Ma se dai numeri emerge che ‘’il 50% della popolazione ha un peso non compatibile con la salute, i canoni di magrezza diffusi dai media spingono molti a voler dimagrire. Cosi’ - ha tuonato Carruba - proliferano i falsi profeti delle diete, che vanno in tv dicendo che per dimagrire basta mangiare spaghetti e polpette a colazione. E imbonitori e venditori che si fanno avanti con messaggi ingannevoli. Il fatto e’ che la gente ci casca - ha detto il nutrizionista - perche’ ormai si pensa che per ogni problema ci sia una pillola giusta. Curare l’obesita’, pero’, e’difficile. Piu’ facile prevenirla’’. VIA LIBERA AI COLORI IN TAVOLA - Eppure per evitare di portare nel menu’ cibi troppo ricchi di grassi ‘’basterebbe mangiare colorato - spiega Antonio Gaglione, cardiologo e sottosegretario alla Salute - dunque non lasciamoci guidare solo dal sapore ma anche dai colori: frutta, verdura e altri alimenti colorati sono nutrienti e poveri di grassi’’. L’IMPEGNO DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE EUROPEA - In Europa intanto, i rappresentanti dell’industria alimentare, delle autorità sanitarie, delle associazioni consumatori, delle organizzazioni commerciali e pubblicitarie, hanno sottoscritto lo scorso anno un protocollo d’impegno denominato ‘Piattaforma Europea sull’alimentazione, l’attività fisica e la salute’. Fabio D’Atri, rappresentante della Direzione generale salute e protezione dei consumatori della Commissione europea, ha spiegato come l’obiettivo di questo documento sia proprio quello di ‘’richiamare l’attenzione di tutte le parti coinvolte al problema obesità e sovrappeso, e, appunto, favorire forme di collaborazione sempre più strette’’. NON PIU’ SOLO MARKETING SFRENATO - “Negli ultimi mesi, sono sempre più numerose, anche in Italia, le imprese di questo comparto che sentono il bisogno di iniziare un percorso nuovo di approccio ai propri consumatori - ha detto Carruba - Non più soltanto marketing sfrenato, ma anche programmi di educazione a un consumo più responsabile dei propri prodotti, nell’ambito di un modello di vita più attivo. Crediamo che questa sia la strada giusta. Non vorremmo mai doverci trovare di fronte a decisioni perentorie dell’Autorità sanitaria che impongano per legge limiti al consumo di determinati alimenti o bevande’’. (Mal/Adnkronos Salute)

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