Parametri analitici determinati Patate, cipolle e aglio sono stati analizzati per la determinazione di eventuali residui di IPC e CIPC. Al fine di verificare la conformità dei campioni, i risultati sono stati confrontati con i valori dell’Ordinanza sulle sostanze estranee e sui componenti presenti negli alimenti (OSoE, stato 27 dicembre 2005), che fissa un valore di tolleranza e un valore limite per residui di CIPC in patate crude di rispettivamente 10 e 30 mg/kg. Per residui di IPC esiste un valore di tolleranza generico in derrate alimentari vegetali (0.05 mg/kg). Da notare che fino a novembre 2005 erano ammesse, nelle patate crude, sia tracce di IPC che di CIPC fino a 5 mg/kg (valori di tolleranza).
Discussione e conclusioni L'indagine ha dato un esito confortante perché tutti i campioni sono risultati conformi all'Ordinanza sulle sostanze estranee. I 6 campioni di patate bio e quelli di cipolle e aglio si sono rivelati, come richiesto, esenti dagli antigermoglianti ricercati. La percentuale di patate tradizionali con residui di CIPC (39%), così come il tenore medio riscontrato in questi campioni (1.1 mg/kg), sono simili a quelli riscontrati tra il 2000 e il 2005 (25-55% e 0.8-3.4 mg/kg). Vale la pena sottolineare come, nonostante nel novembre 2005 il valore di tolleranza per residui di CIPC nelle patate sia raddoppiato, tutti i tenori risultino inferiori anche alla tolleranza di 5 mg/kg in vigore precedentemente.