Cerca e trova immobili

PeopleTUMORI: DA GOVERNO 100 MLN PER RICERCA- OLTRE META' A IRCCS PRIVATI, NULLA A SUD

08.03.06 - 15:30
TUMORI: DA GOVERNO 100 MLN PER RICERCA- OLTRE META' A IRCCS PRIVATI, NULLA A SUD

Roma, 8 mar (Adnkronos Salute) - Dei 100 milioni di euro per la ricerca oncologica in Italia, previsti dalla Finanziaria 2006, ben 55 sono stati assegnati agli Istituti di Ricovero e Cura a carattere scientifico (Irccs) privati, contro 30 mln destinati agli Irccs pubblici, 10 ad ‘Alleanza contro il cancro’, associazione che coordina la rete degli Irccs oncologici e 5 all’Istituto Superiore di sanità. Questa la ripartizione dei fondi destinati alla ricerca sui tumori nel campo della prevenzione, della diagnosi, cura e riabilitazione, contenuta in un decreto già firmato dal ministro della Salute Francesco Storace, che l’Adnkronos Salute è in grado di anticipare nel dettaglio. In particolare, vengono assegnati 10 milioni di euro all’Istituto nazionale dei tumori di Milano e 20 mln all’Istituto Regina Elena di Roma, entrambi Irccs pubblici. Mentre fra quelli privati, all’Irccs S. Raffaele Monte Tabor vanno 20 milioni di euro, e altrettanti milioni sono assegnati all’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, 7 mln all’Irccs San Raffaele della Pisana di Roma, 5 mln all’Irccs romano Fondazione Santa Lucia, 3 mln all’Irccs Fondazione Maugeri di Pavia. All’Istituto Superiore di Sanità vanno 5 mln di euro, mentre 10 mln sono assegnati all’Associazione ‘Alleanza Contro il Cancro’. Questi istituti ‘capofila’ dovranno coinvolgere gli altri enti territoriali, per condividere i risultati della ricerca e diffonderli, per ottenere così una veloce ed efficace ricaduta sulla popolazione. Il monitoraggio dei progetti, di durata triennale, è affidato ad una Commissione composta da sei esperti, nominati dal Direttore generale della ricerca scientifica e tecnologica del ministero della Salute. La commissione ogni anno riferirà al ministro sull’attuazione dei progetti. Per rendere esecutivi i programmi di ricerca, il decreto prevede che gli istituti individuati come capofila ‘’debbano stipulare apposite convenzioni con il Ministero della salute su specifici progetti ai sensi del comma 304 della Finanziaria 2006. Allegato alle convenzioni deve essere incluso il piano dettagliato di sviluppo del progetto e il relativo piano finanziario’’. Nel dettaglio, il programma di ricerca si articola in tre direttrici principali. La prima (Programma A) riguarda la ‘’prevenzione, diagnosi, cura e innovazione tecnologica’’ e coinvolgera’ l’Irccs San Raffaele Monte Tabor (con 20 mln), l’Istituto Europeo di Oncologia (20 mln), l’Istituto nazionale dei tumori di Milano (10 mln) e il Regina Elena di Roma (20 mln). Questi centri dovranno concentrarsi soprattutto su ricerche di medicina molecolare, mirata a chiarire, per ogni malattia, i meccanismi genetici e molecolari, e definire in ogni persona il rischio genetico di malattia e le probabilità di risposta al trattamento. Obiettivo: arrivare a migliori diagnosi e cure il più possibile personalizzate. Tutto questo anche alla luce dei progressi offerti dal sequenziamento del genoma umano e di altre specie. Dunque un approccio genetico e genomico, che privilegi lo studio delle cellule staminali tumorali e focalizzi l’intervento terapeutico sperimentale su “imaging molecolare”, nuovi farmaci molecolari, bioterapie terapie cellulari e geniche. Il secondo filone di ricerca (Programma B), tocca invece i campi della riabilitazione e dell’innovazione tecnologica. Grazie ai risultati terapeutici della moderna oncologia - si legge nel documento che accompagna il decreto - è necessario sperimentare nuovi modelli di assistenza per i pazienti oncologici, che oggi possono beneficiare di una sempre maggiore sopravvivenza. La vera sfida su cui lavorare sono i progetti riabilitativi innovativi, perche’ l’elevata qualità della cura diventa il vero valore aggiunto per il paziente. Dunque i progetti di ricerca previsti vanno dalla teleriabilitazione, al trattamento nutrizionale del paziente oncologico, al trattamento del dolore cronico, fino alla robotica. A questi obiettivi sono dedicati i progetti di ricerca dell’Irccs San Raffaele alla Pisana (7 mln), che studierà in particolare il ‘’Ruolo e le prospettive delle cure palliative’’, dell’Irccs Fondazione Santa Lucia di Roma (5 mln) per progetti di riabilitazione ad alta’ intensita’, dell’Irccs Fondazione Maugeri (3 mln) per studiare soprattutto la disabilita’ neuromotoria, muscolo-scheletrico, respiratoria, psicologica e della sfera digestiva. L’ultima parte (Programma C) è dedicata a ‘’potenziare il sistema nazionale della ricerca oncologica e contribuire alla costruzione di una rete nazionale solidale di lotta al cancro’’, anche attraverso collaborazioni internazionali. E per questo obiettivo, il ministero della Salute pensa a una ‘’integrazione delle attivita’ di ricerca’’, a partire dal coordinamento nazionale e il completamento della rete dei registri dei tumori, alla costituzione di una rete di Banche dei tessuti neoplastici, e il rilancio della rete di telepatologia. Altri obiettivi: trasferire le conoscenze in campo genetico, molecolare e cellulare del cancro alla realizzazione di interventi di diagnosi, prevenzione e cura. E ridurre le disparita’ nell’accesso dei pazienti ai mezzi diagnostici e alle terapie. Per questo sono stati destinati 10 milioni di euro, tramite l’Istituto Superiore di Sanita’, all’associazione ‘Alleanza contro il cancro’ nata per coordinare la rete degli Irccs ad indirizzo oncologico. Altri 5 mln di euro andranno all’Istituto Superiore di Sanita’, per un progetto in collaborazione con il National Institute of Health statunitense.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE