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PeopleSANITA': STRUTTURE 'ANTI-ERRORI' IN 17% ASL E OSPEDALI ITALIANI

03.02.06 - 17:20
SANITA': STRUTTURE 'ANTI-ERRORI' IN 17% ASL E OSPEDALI ITALIANI

Roma, 3 feb (Adnkronos Salute) - Per combattere il problema degli errori in sanita’ il 17% delle strutture pubbliche del Ssn ha attivato le cosiddette unita’ operative di gestione del rischio clinico. Piu’ ‘organizzate’ su questo fronte le strutture del Centro Italia (22%), seguite dal Nord Ovest (21%) e Nord Est (20%). ‘Fanalino di coda’ Sud e Isole (11%). E’ quanto emerge dalla prima ‘Rilevazione nazionale sulle iniziative per la sicurezza del paziente nelle strutture del Ssn’, condotta dalla Direzione generale della programmazione sanitaria del ministero della Salute, e appena pubblicata. L’indagine e’ il risultato di questionari ‘ad hoc’, ai quali hanno risposto 213 strutture pubbliche (Asl, policlinici, ospedali e Irccs) distribuite sul territorio nazionale, fornendo dati relativi al 2002. Fra le misure adottate, al primo posto quelle per prevenire le infezioni ospedaliere (93%), seguite dalla sicurezza dell’uso nel sangue (87%), gli aspetti ambientali (82%), la sicurezza nell’uso dei farmaci (66%), la gestione delle informazioni (46%), l’organizzazione nel lavoro (45%), i rischi evitabili nell’attivita’ diagnostica (41%) e negli interventi chirurgici (37%). Dall’indagine emerge inoltre che il 43% delle strutture dispone di un sistema di segnalazione o rilevazione di eventi avversi evitabili (al di fuori di quelli per cui la segnalazione e’ obbligatoria). Al primo posto figurano le strutture del Nord Est (67%), seguite da quelle del Nord Ovest (50%), del Centro (49%) e del Sud e Isole (26%). Quanto invece alla formazione del personale in materia di gestione del rischio clinico, il 38% delle strutture dichiara di aver svolto corsi o eventi ‘ad hoc’, con disparita’ regionali abbastanza marcate: si va infatti dal 55% del Nord Est al 27% del Sud e Isole. La formazione si e’ rivolta soprattutto ai medici (nel 94% dei casi), seguiti da infermieri (74%), farmacisti (64%) e biologi (36%). Dati ‘posiviti’ infine per quanto riguarda i sistemi di gestione dei reclami, attivati dall’89% delle strutture esaminate, senza fortissime disparita’ geografiche (dal 100% del Nord ovest all’82% del Centro). In totale, nel 2002 sono stati 36.557 i ‘reclami’ da parte dei pazienti, pari a 77 ogni 10 mila ricoveri, mentre sono state 14 (sempre su 10 mila ricoveri) le pratiche di indennizzo aperte: fra le piu’ frequenti quelle sull’esito di interventi chirurgici (39%) seguite da errori di diagnosi (9%). Alla luce di questi risultati, gli esperti ministeriali sostengono la ‘’necessita’ di promuovere la gestione del rischio clinico, diffondere la cultura della sicurezza basata sul principio ‘imparare dall’errore’, rafforzare i meccanismi di tutela dei cittadini, dare impulso alla formazione continua sul tema e definire un linguaggio omogeneo sul territorio nazionale’’. E ritengono ‘’le conclusione di questa indagine un punto di partenza e di riflessione in vista di future iniziative di programmazione’’. (Fei/Adnkronos Salute)

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