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PeoplePSICHIATRIA: DISTURBO BIPOLARE COLPISCE OLTRE 900MILA ITALIANI

18.01.06 - 17:18
PSICHIATRIA: DISTURBO BIPOLARE COLPISCE OLTRE 900MILA ITALIANI

Milano, 18 gen. (Adnkronos Salute) - Oltre 900mila italiani soffrono di disturbo bipolare e sono esposti al rischio di suicidio 30 volte superiore rispetto alla popolazione generale. Il 70% dei malati riceve una diagnosi sbagliata e il 30% per più di quattro volte. E’ quanto emerge dal Talk Show sul tema 'Il disturbo bipolare: depressione e mania in un vissuto reale e creativo', organizzato da AstraZeneca, oggi a Milano. Obiettivo: comprendere e curare tempestivamente i due volti della malattia.

Il rischio maggiore è che molti casi non vengano diagnosticati nell’immediato perché riconducibili ad una particolare indole ‘artistica’. E’ quanto è accaduto a personaggi famosi come Lord Byron, Virginia Wolf, Franz Kafka ed Ernest Hemingway, la cui follia è stata erroneamente associata alla genialità. ''Bisogna stare attenti - spiega Giovanni Battista Cassano, direttore della scuola di specializzazione in psichiatria dell’università di Pisa - alle manifestazioni che in età adolescenziale o in presenza di una personalità eclettica si presentano in fase alterne e con espressioni esagerate, a cui seguono periodi opposti''. ''E’ necessario - prosegue- seguire la persona quasi ogni giorno, per almeno sette giorni, sia in presenza di manifestazioni maniacali, sia in presenza di particolari disturbi alimentari, del sonno e di un aumento dell’energia fisica''.

L’identikit del disturbo bipolare passa attraverso una serie di sintomi, spesso rintracciabili nell’umore euforico, irritabile, labile, ostile, in un aumento dell’attività psicomotoria e sessuale, in un impulso continuo a parlare, nell’ aggressività, ma anche nell’assunzione di alcool e droghe. E ancora, sintomi ‘spia’ possono essere un senso di grande efficienza mentale, facile distrazione, confusione mentale, fuga delle idee, deliri e allucinazioni. ''Non bisogna sottovalutare - puntualizza Cassano - le fasi depressive più lunghe e pericolose per l’individuo, che può elaborare un’idea di suicidio''. Al contrario, si manifestano ciclicamente ‘sfumature’ dell’umore riconducibili a depressione, irritabilità, riduzione delle attività psicomotorie, perdita di volontà e del desiderio sessuale, tentativi di suicidio, ma anche rallentamento del pensiero, confusione, deliri, allucinazioni e affaticamento.

''Un insieme di manifestazioni 'bipolari' - sottolinea- che devono essere colte con attenzione perché la concomitanza di abuso di sostanze e l’esordio della malattia in età adolescenziale rendono difficile il riconoscimento e compromettono la vita dei pazienti e di conseguenza dei familiari''. Riconoscere e curare il disturbo bipolare è dunque possibile, secondo gli esperti, con una diagnosi finalizzata al controllo della malattia e al monitoraggio continuo delle condizioni del paziente. ''Spesso - continua Cassano - le persone vengono erroneamente trattate come pazienti con depressione maggiore, con il risultato che un trattamento non adeguato peggiora il decorso della malattia'’.

''I disturbi dell’umore - commenta - come il disturbo bipolare, a torto sono ancora considerati meno 'invalidanti' dei classici disturbi psicotici, quali per esempio la schizofrenia, e possono essere curati efficacemente permettendo al paziente di convivere con la malattia migliorando la qualità di vita di se stesso e di chi vive con lui''. Sul fronte delle cure, gli esperti hanno ricordato i risultati di efficacia ottenuti con un farmaco a base di quetiapina, già approvato in 85 paesi per il trattamento della schizofrenia e in 73 per quello della mania. Il trattamento si e’ dimostrato efficace in più del 50% dei pazienti con disturbo bipolare. ''In particolare - conclude- nello studio Bolder II, si evidenzia la completa remissione dei sintomi depressivi''.

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