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PeopleSTAMINALI: PER LA PRIMA VOLTA ITALIANI LE ISOLANO DA CUORE UMANO

15.11.05 - 13:50
STAMINALI: PER LA PRIMA VOLTA ITALIANI LE ISOLANO DA CUORE UMANO

Dallas, 15 nov. (Adnkronos Salute) - Cellule staminali prelevate dal cuore umano. Ad isolarle, per la prima volta, un gruppo di ricercatori del dipartimento di medicina e patologia sperimentale dell'Universita' 'La Sapienza' di Roma, che ha presentato gli studi sulle staminali al congresso dell'American Heart Association di Dallas. Attualmente gli studiosi italiani lavorano con i ricercatori della Johns Hopkins University Usa. Obiettivo: riparare i danni nel cuore colpito da infarti. E la tecnica, almeno nei topi, sembra funzionare. Le cellule isolate dal cuore umano, infatti, sono in grado di moltiplicarsi trasformandosi in cardiosfere, ovvero strutture multicellulari che hanno le proprieta' del tessuto cardiaco. E - trapiantate in topi infartuati in laboratorio - si sono dimostrate capaci di riparare i danni provocati dall'infarto indotto dai ricercatori. ''I cuori pompavano meglio, promettendo un recupero inaspettato con l'iniezione di una piccola quantita' di cellule'', spiegano i ricercatori italiani, tra i quali figurano Barbara Messina, Alessandro Giacomello e Lucio Barile. I tessuti sono stati prelevati da pazienti sottoposti a interventi di bypass, ma anche a semplici controlli di 'routine'. I tessuti isolati, infatti, sono di piccola entita', 20 mg circa, e vengono prelevati con ''tecniche non invasive'', assicurano i ricercatori. Si tratta di una scoperta che sembra aprire la strada a grandi progressi per la cura del cuore, ''anche se - avvertono i ricercatori - siamo ancora lontani da un'applicazione nell'uomo''. Cio' non toglie che la scoperta potrebbe rivelarsi epocale: ''In futuro - spiega Edward Marbàn, presidente del dipartimento di cardiologia della Johns Hopkins University - le cellule staminali cardiache di un paziente infartuato potrebbero essere utilizzate per riparare i danni del suo cuore evitando, forse, il ricorso al trapianto. Impiegare le staminali prelevate dallo stesso paziente, inoltre, eviterebbe il rischio di rigetto''. Finora le cellule staminali adulte utilizzate per 'aiutare' il cuore sono state prelevate da midollo osseo e sangue periferico. Ma la loro funzione e' per lo piu' quella di rendere il cuore piu' vascolarizzato. Queste cellule, infatti, non hanno la capacita' di trasformarsi in cellule cardiache vere e proprie, ovvero sono incapaci di riparare effettivamente il tessuto danneggiato. Quelle derivanti dal muscolo, invece, non si legano alle cellule cardiache provocando, cosi', gravi aritmie. Per questo i ricercatori hanno pensato di prelevarle direttamente dal cuore con l'obiettivo di riparare i danni causati da infarto senza incorrere nelle complicanze finora legate all'uso di altre staminali adulte. (Ile/Adnkronos Salute)

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