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PeopleSALUTE: 'CAMICE BIANCO' INFLUENZA PRESSIONE, STUDIO FATEBENEFRATELLI RM

20.09.05 - 19:06
SALUTE: 'CAMICE BIANCO' INFLUENZA PRESSIONE, STUDIO FATEBENEFRATELLI RM

Roma, 20 set. (Adnkronos) - La presenza di un ‘camice bianco’ influenza la pressione. Sara’ per soggezione, ansia o emotivita’, ma se a misurare la pressione e’ il medico, i valori sono piu’ alti rispetto a quelli che registrerebbe un’infermiera, un familiare o lo stesso paziente. E’ la cosiddetta ‘ipertensione da camice bianco’, piu’ diffusa fra gli anziani. Ma può anche accadere l’esatto contrario: la pressione è normale nello studio del medico, ma si ‘impenna’ quando viene misurata a casa dal paziente. A far luce sulle cause di questi disturbi, tracciando l’identikit di chi ne soffre, sono i medici e gli psicologi dell’ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina di Roma.

I risultati completi della ricerca, nata dalla collaborazione tra l’Unità operativa di psicologia clinica e il Centro per l’ipertensione arteriosa, saranno presentati al prossimo Congresso nazionale dell’Associazione Fatebenefratelli per la ricerca biomedica e sanitaria, in programma a Benevento dal 22 al 24 settembre 2005, organizzato dall’ospedale Sacro Cuore di Gesù. L’equipe del Fatebenefratelli di Roma ha preso in esame 150 persone (ipertesi e normotesi) tra i 30 e i 60 anni, sottoposti a misurazione della pressione con diversi metodi.

Ebbene, l’ipertensione è collegata a un disturbo della regolazione psicologica delle emozioni, l’alessitimia, la difficolta’ a elaborare ed esprimere le emozioni e a creare un legame con gli altri stabilendo un rapporto di fiducia. Gli ipertesi sono più colpiti da questo disturbo rispetto a chi ha la pressione sotto controllo: sono insicuri, lamentano in genere sintomi somatici, possono avere esplosioni di collera o di pianto senza saperne il motivo. L’’ipertensione da camice bianco’ e’ piu’ diffusa fra gli anziani: sono piu’ fragili, nonostante siano consapevoli della propria malattia e seguano da tempo una terapia. Al contrario, chi soffre di ‘ipertensione mascherata’, quando cioe’ i valori della pressione sono normali se misurati nello studio del medico, nasconde un altro disagio: ha bisogno di stabilire un rapporto con gli altri, ma allo stesso tempo ne ha paura.

Allora, come deve comportarsi il medico? “Nel corso della visita e della misurazione della pressione - spiega Dario Manfellotto, responsabile del Centro per l’ipertensione del Fatebenefratelli dell’isola Tiberina - bisogna capire e interpretare i pensieri del paziente, studiare le sue reazioni, parlargli della malattia, sentire le sue opinioni. E’, inoltre, importante fare sempre un confronto fra i dati della pressione misurati dal medico, dal paziente e rilevati con la registrazione nel corso di 24 ore, per verificare se esistono differenze significative”.

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