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ALZHEIMERMeno Rischi con i folati a tavola

14.08.05 - 10:55
Foto d'archivio
Meno Rischi con i folati a tavola

IRVINE - Legumi, germe di grano, spinaci, broccoli e cime di rapa. Ma anche arance, limoni, banane, kiwi e fragole. Toccasana per la salute e per la linea, ma anche alleati preziosi contro l'Alzheimer. Questi alimenti, infatti, sono ricchi di folati, sostanze vitaminiche indrosolubili che sembrano limitare i rischi di sviluppare la temibile malattia neurodegenerativa ancor più degli antiossidanti. In particolare, il rischio di ammalarsi scende del 55% con un apporto di folati pari o superiore ai 400 microgrammi al giorno. E quanto rivela uno studio pubblicato sulla rivista Alzheimer Dementia.

L'Alzheimer, dunque, si combatte anche a tavola. E anche se i folati sembrano essere più efficaci rispetto alla vitamina E, antiossidante noto per prevenire l'invecchiamento del cervello - spiegano i ricercatori dellInstitute for Brain Aging and Dementia dell'Università della California a Irvine, autori dello studio - il messaggio è che diete sane, in generale, limitano i rischi di ammalarsi di Alzheimer.

La ricerca si è avvalsa dei dati di uno studio realizzato dall'università Johns Hopkins di Baltimora. Tra il 1984 e il 1991, i ricercatori hanno monitorato le abitudini alimentari di un gruppo di volontari, analizzando la dieta e l'apporto calorico di ciascuno. Dei 579 partecipanti allo studio, 57 si sono ammalati di Alzheimer.

Ma i ricercatori hanno osservato che quelli che avevano seguito una dieta ricca di folati, vitamina E e vitamina B6 avevano i tassi più bassi di diffusione della malattia. Inoltre, analizzando le tre vitamine singolarmente è emerso che i folati erano quelli che riuscivano ad incidere maggiormente sul rischio di sviluppare la malattia. Nessuna associazione, invece, è stata rilevata tra il rischio di Alzheimer e una dieta ricca di vitamina C, carotenoidi (quali il beta-carotene) e la vitamina B12.

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