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CANTONEUn nuovo misterioso caso per la detective Delia Fischer

27.06.22 - 06:30
“La memoria delle ciliegie”, della ticinese Monica Piffaretti è da poco nelle librerie. Ce lo siamo fatti raccontare
Monica Piffaretti/Salvioni
Un nuovo misterioso caso per la detective Delia Fischer
“La memoria delle ciliegie”, della ticinese Monica Piffaretti è da poco nelle librerie. Ce lo siamo fatti raccontare

BELLINZONA - I resti di un colonnello del controspionaggio svizzero, rinvenuti in una grotta in quel di Verdabbio (Val Mesolcina) e un mistero che affonda le sue radici negli anni della Guerra Fredda. È questa la prova con cui dovrà cimentarsi Delia Fischer, la detective ideata dalla penna della scrittrice ticinese Monica Piffaretti che torna in un terzo romanzo “La memoria delle ciliegie”, edito da Salvioni.

Dopo “Rossa è la neve” e “Nere foglie d'autunno” continua quindi l'ispirazione stagionale per le avventure della poliziotta, con le primaverili ciliegie: «Sono un simbolo, che raffigura una delle tematiche del libro che è la violenza sulle donne», ci racconta Piffaretti, «l'altro tema forte è quello dell'Unione Sovietica, e della Guerra Fredda, nella quale anche la Svizzera ha finito per trovarsi invischiata... Ricorda un po' l'attualità di questi giorni, con la guerra in Ucraina, le tensioni, i diplomatici espulsi... Quando ho iniziato a scrivere 3 anni fa non potevo immaginare che ci saremmo ritrovati in una situazione del genere».

Quello di Piffaretti è un romanzo multistrato che dal minuscolo si allarga, via via, fino a completare un disegno più grande. Ma come si concepisce un opera del genere? «È veramente una grande macchina, i cui ingranaggi devono funzionare tutti. Diciamo che in questo mi aiuta il fatto che ho una indole fortemente matematica, quasi enigmistica, e un'altra molto creativa. Quindi con una concepisco il giallo vero e proprio e con l'altra mi occupo della cornice narrativa e storica, così come dei personaggi. La verità è anche che sono un'onnivora di storia, attualità e cultura e tutto può essere un'ispirazione».

Ultima domanda all'autrice, la vedrebbe Delia Fischer in una serie tv? «Eccome, sarebbe bellissimo! Io sono qui e la mia porta è aperta!», ride Piffaretti, «un altro sogno per me, sarebbe quello di essere tradotta nelle nostre lingue nazionali. Vorrei davvero provarci, e chissà...»

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