I legali del rapper hanno chiesto l'archiviazione delle accuse a suo carico
HOUSTON - Travis Scott ha parlato per la prima volta della tragedia occorsa durante il festival hip-hop Astroworld a Houston, costata la vita a 10 persone.
Il rapper ha parlato per quasi un'ora con Charlamagne tha God, spiegando di essere rattristato per quanto è accaduto ma di non avere alcuna responsabilità, se non quella di capire cosa è andato storto. Scott assicura di aver fatto tutto il possibile relativamente alle informazioni di cui disponeva nel corso dello show: gli era stato detto di porre fine allo show «dopo l'ospite», ovvero Drake, e di non essere stato a conoscenza della gravità dei fatti.
In alcuni passaggi il 30enne è apparso visibilmente emozionato, soprattutto quando ha parlato delle vittime. Nelle scorse settimane ha incontrato alcune delle famiglie in forma privata. «Hanno perso i propri cari, ci sarò sempre per loro, risolverò il problema e mi assicurerò che non possa accadere di nuovo in futuro».
La vicenda Astroworld prosegue nei tribunali. I legali dell'artista, stando a documenti ottenuti dalla Cnn, hanno chiesto l'archiviazione del caso. «Gli imputati negano le accuse formulate» nei loro confronti. Una mossa che ha scatenato l'ira delle famiglie delle vittime, che definiscono le carte «vergognose».