La pop star americana è l'ultima ad apparire nel mondo virtuale di Epic per un live a cavallo fra musica e videogame
NEW YORK - Si è concluso proprio ieri (considerando il fuso orario) il primo tour di Ariana Grande in quel... di “Fortnite”.
L'iniziativa, accompagnata come è solito per il videogame di Epic da una discreta quantità di merchandise, si è protratta ufficialmente dal 6 all'8 agosto (orario americano) con 5 eventi virtuali decisamente sopra le righe.
Ad accompagnare i brani della pop star (e non solo), diversi mini-giochi ambientati in un mondo psichedelico-onirico. Insomma, come gli altri concerti di “Fortnite”, si è trattato di un evento in grado di sfidare le convenzioni tanto della musica quanto degli stessi videogiochi. In precedenza, lo ricordiamo, nell'arena digitale del videogame si erano esibiti il dj Marshmello e il trapper Travis Scott.
Al momento l'esibizione di Ariana è quella più lunga e complessa delle 3 e anche quella che, verosimilmente, sarà in grado di generare maggiori ricavi tanto per la cantante quanto per l'azienda.
Stando a cifre pubblicate da Forbes, con i suoi 9 minuti circa di esibizione, Travis Scott era riuscito a generare circa 20 milioni di dollari solo con la vendita di skin, ovvero di abiti per gli avatar di “Fortnite”. Per fare un po' le proporzioni, in tutto il tour americano per il suo disco “Astroworld” il rapper aveva incassato circa 53.5 milioni.
Per la Grande, con i suoi 15 minuti circa di “live” e vista la notorietà decisamente più trasversale, la cifra potrebbe essere anche superiore.