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STATI UNITIAccusata di soffrire del «complesso della salvatrice bianca», Cher cancella il tweet e si scusa

06.04.21 - 11:30
Nel messaggio, la cantante americana diceva che avrebbe potuto fare qualcosa per evitare la morte di George Floyd.
Keystone
Accusata di soffrire del «complesso della salvatrice bianca», Cher cancella il tweet e si scusa
Nel messaggio, la cantante americana diceva che avrebbe potuto fare qualcosa per evitare la morte di George Floyd.

LOS ANGELES - Cher si è scusata per un tweet pubblicato nel weekend e poi cancellato in cui sosteneva che avrebbe forse potuto evitare il peggio se fosse stata presente al tragico fermo di George Floyd. La cantante 74enne è stata in particolare accusata di soffrire del «complesso della salvatrice bianca».

«Ho appena parlato al telefono con la mia amica Karen. Le ho raccontato cos'è successo e ho capito che puoi far inc***are la gente e ferirla se non conosci tutto quello che è "inappropriato" da dire», ha scritto Cher su Twitter. «So che la gente si scusa quando finisce nei guai, ma, Dio mi è testimone, mi dispiace davvero se ho offeso qualcuno nella comunità nera. Io so quello che sento», ha aggiunto.

Nel suo tweet originario - commentando con manifesta empatia i tragici racconti usciti dal processo per la morte del 46enne afroamericano George Floyd per mano della polizia - la cantante americana scriveva: «Stavo parlando con mia mamma e mi ha detto "Ho guardato il processo al poliziotto che ha ucciso George Floyd e ho pianto". Io le ho detto "Mamma, so che ti sembrerà folle, ma... ho continuato a pensare... forse, se fossi stata lì,... avrei potuto dare una mano"».

Pur riconoscendo spesso le buone intenzioni della cantante, in moltissimi online avevano criticato il suo commento. A risultare loro inappropriato era in particolare il fatto che un personaggio famoso bianco volesse in qualche modo diventare protagonista di una storia profondamente ancorata nella realtà di discriminazione vissuta dalla comunità afroamericana. Che volesse assumere il ruolo del «salvatore bianco» che libera l'uomo di colore oppresso, apparentemente ritenuto incapace di rialzarsi senza il suo intervento.

«Cher, lo dico con rispetto: complesso del salvatore bianco. Fermati», le faceva per esempio notare un'utente. «Noi, come donne bianche, dobbiamo fare attenzione a non porci come le stelle della storia - le scriveva un'altra -. Sono certa che non era la tua intenzione, ma può essere percepito così». 

A fomentare ulteriormente i commenti di condanna era stato un secondo tweet della cantante, in cui Cher difendeva sostanzialmente la bontà del primo. «Non sapete quello che ho fatto, chi sono o quello in cui credo - affermava -. Io posso aiutare, ho aiutato e aiuterò».

Tra le reazioni ai tweet di Cher, però, c'è anche chi condanna la «cultura della cancellazione» che ha costretto la cantante a eliminare quanto scritto. «È un peccato che tu abbia dovuto essere attaccata in questa cultura della cancellazione», le scrive per esempio un'utente. «Io/in molti capiamo quello che intendevi», aggiunge.

 

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