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ITALIAMadame: «Certe mattine mi sveglio più maschio, altre più femmina»

18.03.21 - 15:00
Domani esce l'album d'esordio della rapper italiana, esplosa grazie a Sanremo. Il tema ricorrente? «Il dolore»
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Domani esce l'album d'esordio di Madame.
Domani esce l'album d'esordio di Madame.
Madame: «Certe mattine mi sveglio più maschio, altre più femmina»
Domani esce l'album d'esordio della rapper italiana, esplosa grazie a Sanremo. Il tema ricorrente? «Il dolore»

MILANO - Domani esce l'album di esordio di Madame, che grazie al Festival di Sanremo sta conoscendo una grande popolarità mediatica.

S'intitola "Madame" e ha un tema ricorrente, «il dolore», come lei stessa ha dichiarato a Sette, il settimanale del Corriere della Sera. Un album che si fonda su «la cosa di svegliarsi ogni mattina ed essere una persona diversa. Ecco, ogni canzone del disco è scritta da una persona diversa. Tranne tre pezzi scritti nella stessa settimana in cui mi sono svegliata sempre quella persona lì». Una «femmina luccicante», spiega la musicista 19enne (all'anagrafe Francesca Calearo).

Com'è essere una rapper donna, oggi, in Italia? «Sono sicura che ci siano tantissime Madame non ancora esplose in Italia, tante Madame a cui manca il coraggio. C’è il pregiudizio che se sei femmina devi per forza fare pop romantico. Sarà che io sono tutto. Certe mattine mi sveglio più maschio, altre più femmina. Riesco a pensare come un maschio, per esempio "Clito", l’ho scritta da maschio».

Lo stile e l'immagine di Madame sono decisamente personali: «Non mostro il corpo, forse perché ancora non ne sono fiera. E anche perché penso: chi si merita di vedermi nuda oggi?». Sanremo le ha indubbiamente portato grande fama, ma «mia madre mi ha insegnato che della fama bisogna gioire per poco, sennò significa tirarsela e diventare cattivi». Tanto che la sua famiglia non ha goduto del recente successo: «A noi non piace godere di queste cose che piacciono a tante persone, ci piace godere di altro, tipo la natura, gli animali, quello che fanno». Il rovescio della medaglia è «il fatto che gente che non mi conosce mi critica. Perché devi parlare di me? Che ti ho fatto di male?».

La soddisfazione maggiore, al termine di un lavoro? «Non l’uscita del pezzo, quando magari fa tante visualizzazioni, ma quando lo faccio ascoltare ai miei, in macchina. Mio padre e mia madre davanti, io dietro».

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