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CANTONEDietro le quinte di una vita da modella con le sorelle Giglio

11.02.21 - 06:30
Natalia e Anna hanno recentemente lanciato il loro calendario 2021
Le Giglio
Dietro le quinte di una vita da modella con le sorelle Giglio
Natalia e Anna hanno recentemente lanciato il loro calendario 2021

BELLINZONA - Dietro al mondo di una modella e di un'influencer c'è tanto lavoro e tanta passione, ma è una strada che può portare molte soddisfazioni e, soprattutto, parecchia felicità.

Lo dimostrano due sorelle che vivono a Giubiasco e che hanno trasformato la loro passione in un lavoro. Sono le sorelle Giglio: Anna, diplomata di commercio che lavora come segretaria, e Natalia, che lavora in palestra come personal trainer. 

Come progetto più recente hanno lanciato un calendario 2021, acquistabile dal 15 gennaio sul sito ufficiale.

Ciao Anna e Natalia! Sorelle e modelle, andate d’accordo tra di voi?
«Sì, tantissimo. Siamo migliori amiche e ci conosciamo più di quanto conosciamo noi stesse». 

Come avete intrapreso questa strada? 
«In realtà, nonostante fossimo sempre insieme, non abbiamo iniziato contemporaneamente, io (Anna, ndr) per esempio andavo a fare le sfilate di moda, ho partecipato a Miss Italia. Invece io (Natalia, ndr) ho iniziato più tardi, prima mi dedicavo solo alla palestra, ho iniziato solo in seguito a fare delle foto e poi intraprendere questo percorso».

Come l'hanno presa amici e parenti?
«Gli amici ci hanno sempre sostenuto, mentre la famiglia all'inizio era contraria, poi però con il passare del tempo hanno visto molto impegno e che ci tenevamo, e pian piano l'hanno accettato e ci sostengono anche loro».

Avete avuto delle difficoltà?
«Prima di iniziare questa strada come modelle eravamo completamente diverse l'una dall'altra, anche fisicamente, abbiamo avuto persino dei problemi di origine alimentare. È stato nostro padre a iscriverci in palestra, e da quel giorno la nostra vita è iniziata a cambiare completamente, e noi gli saremo per sempre grate». 

Ve la sentite di confidarvi?
«Prima non ci piacevamo, ad esempio io (Anna, ndr.) ero fissata con la magrezza, ero convinta che bisognava essere completamente magre per poter fare le modelle e ho avuto molte difficoltà, è mio padre che mi ha fatto capire cos'è veramente essere bella. Io (Natalia, ndr) invece il contrario, ero sovrappeso, e quando mio padre ci ha iscritto in palestra mi sono detta "anche io posso farcela" e ho iniziato anche a mangiare bene e così sono cambiata tantissimo, e da lì ho iniziato a piacermi».

Quindi per voi cos'è la bellezza? Come la si valorizza?
«Secondo noi, la bellezza è essere se stessi, essere umili, e si vede in quello che hai dentro. Nonostante nel nostro lavoro alla fine alle persone non importi tanto la bellezza interiore, noi siamo cresciute con questo principio. Per valorizzare la bellezza sono fondamentali genuinità e umiltà, chiaramente ci sta truccarsi, farsi bella, ma la semplicità ed essere se stessi è la vera bellezza di una persona».

Ma è possibile trasmettere semplicità attraverso una foto?
«Dipende, un po’ forse sì, perché si notano caratteristiche come l’ autostima della persona, ma non si sa mai veramente se la persona è felice davvero. Ad esempio noi siamo altre persone su Instagram, è un personaggio a parte. Tantissime persone ci vedono su Instagram e poi dal vivo e dicono "cavoli non ci aspettavamo foste persone così"». 

Immagino riceviate anche molti messaggi/commenti definibili come "molestie", come fate fronte a queste situazioni (anche psicologicamente)?
«Inizialmente facevamo fatica ad ignorarli, perché comunque era una cosa nuova e per noi contava molto il parere delle altre persone. Però adesso non più, non ci facciamo caso e non li leggiamo neanche. Perché se vogliamo intraprendere questa strada siamo coscienti che oltre ai tanti fan che apprezzano ci sono anche tanti che insultano».

È vero che anche per le influencer/modelle la pandemia è una bella scocciatura?
«Sì, tantissimo, perché noi dovevamo partire per Miami a febbraio dell’anno scorso per andare avanti con dei progetti per la nostra carriera, ma alla fine non abbiamo potuto fare nulla per via del Covid. Quindi abbiamo passato questi momenti d'isolamento pensando al progetto del calendario e concentrandoci sui nostri canali social».

Su quali social possiamo trovarvi? È vero che per ogni piattaforma bisogna “studiare” il modo in cui fornire i contenuti?
«Per il momento Instagram, ma presto apriremo un canale Onlyfans e ci dedicheremo anche a TikTok. Certo, anche solo per Instagram c'è molto lavoro dietro, sembra semplice ma non lo è: dobbiamo sempre mostrarci attive, interagire con i follower e con le aziende che mandano i vestiti, abbiamo da fare un certo numero di foto entro una certa scadenza, insomma bisogna pensare a tutto».

Come è nato il progetto di un calendario?
«In passato un’azienda ce lo aveva proposto, ma poi per via del Covid era saltato tutto. Dopo qualche mese abbiamo deciso di lanciarci e provarlo a fare noi da sole con l'aiuto di Simone Roncon, che fa il manager, e di un fotografo: una sorta di team improvvisato. È stato parecchio difficile, soprattutto incastrare gli impegni per trovarci per realizzare gli scatti, ma quando l'abbiamo finito eravamo contentissime».

Quali saranno i prossimi passi?
«Abbiamo tanti progetti, ma sono ancora delle idee. Ci sarà comunque qualcosa di inerente alla palestra, seguiteci per scoprirlo!».

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