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ITALIASanremo senza pubblico: la visione di Chiambretti

31.01.21 - 14:00
Il già conduttore della kermesse ricorda i pericoli del Covid-19 e suggerisce di puntare su idee e creatività
IMAGO / ITALY PHOTO PRESS
Piero Chiambretti ha detto la sua su un Festival di Sanremo senza pubblico.
Piero Chiambretti ha detto la sua su un Festival di Sanremo senza pubblico.
Sanremo senza pubblico: la visione di Chiambretti
Il già conduttore della kermesse ricorda i pericoli del Covid-19 e suggerisce di puntare su idee e creatività

ROMA - Piero Chiambretti conosce benissimo il Festival di Sanremo, per averne fatti «due e mezzo» e per aver partecipato al dopo Festival (senza dimenticare varie incursioni all'Ariston). Per questo motivo il Corriere l'ha interpellato per conoscere il suo punto di vista sulla questione dei protocolli Covid e la possibilità che la kermesse si tenga senza pubblico. Un'eventualità che prima il conduttore e direttore artistico Amadeus ha escluso, dicendosi pronto a fare un passo indietro, e che poi ha accettato - rimettendosi alle decisioni della Rai e del Comitato tecnico scientifico italiano.

«Capisco gli organizzatori e i conduttori: il pubblico dà energia. Ma se da un lato do totale solidarietà al Festival, dall’altro ci sono riflessioni che vanno in altro senso». Il conduttore televisivo conosce bene i pericoli del contagio da coronavirus, essendone stato colpito nel marzo del 2020: «È un problema serio, lo posso dire con la massima serenità. Non è che ti contagi se scali a petto nudo l’Himalaya, basta prendere il tram: mia mamma stava benissimo e in cinque giorni è morta. Chi minimizza sbaglia e la vita deve essere la priorità: prima la salute, poi canta che ti passa».

Chiambretti osserva e propone: «Questa cosa incrocia Sanremo come ha incrociato il resto. Si può saltare un’edizione, si è detto, ma è come abdicare, un’occasione mancata: facendo di necessità virtù si può invece riempire il vuoto pneumatico di un teatro con le idee». E con il pensiero «non ai 400 che non sono lì» in sala, figuranti oppure no, «ma ai dieci milioni che guardano da casa». Ad esempio ««speciali altrimenti impensabili. E idee. Su due piedi proporrei un unico spettatore in una sala, magari Franceschini», ovvero il ministro della Cultura italiano.

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