Cerca e trova immobili

LUGANO«Mi sono guardato dentro. E questo è ciò che ho visto»

10.12.20 - 06:30
Limon Willis ha pubblicato il suo nuovo EP "Giant Uno". Ne abbiamo parlato con lui
Limon Willis
«Mi sono guardato dentro. E questo è ciò che ho visto»
Limon Willis ha pubblicato il suo nuovo EP "Giant Uno". Ne abbiamo parlato con lui
Il progetto "Giant Uno" segue la pubblicazione, avvenuta alcuni mesi fa, del singolo "Area di Sosta". Prodotto dal duo Black Tori Music, l'EP vede il rapper scoperchiare i propri stati d'animo di fronte al pubblico.

LUGANO - A qualche mese dalla pubblicazione del suo singolo, "Area di Sosta", Limon Willis è tornato sulla scena pochi giorni fa con "Giant Uno". Il nuovo EP - concepito a "sei mani" con il fedelissimo duo Black Tori Music - lo vede letteralmente aprire lo scrigno dei suoi stati d'animo. Rovesciando un noto modo di dire, si può quasi parlare di tempesta dopo la quiete.

Lo avevi annunciato ed è arrivato. Cosa rappresenta “Giant Uno” nel tuo percorso?
«Direi che questo EP fotografa al meglio il Limon Willis di oggi. Voglia di rivalsa, voglia di esprimere sentimenti intimi, voglia di comunicare anche tramite melodie orecchiabili... È una bandierina che viene messa lungo un percorso. Oggi, musicalmente, io sono questo».

“Lacrime Chardonnay”, ma anche “Diversi” richiamano alcune dimensioni evocate qualche mese fa anche in “Area di Sosta”... Facendo un confronto, come si colloca questo EP rispetto al tuo ultimo singolo?
«Io mi approccio ai singoli per sperimentare. "Non Si Dorme", poi "Bimbo Grande" e "Area di Sosta", sono tutti pezzi che non avevo mai fatto, dalla canzone trap con autotune, al Lo-Fi, al boom bap cantato, sono tutti esperimenti che poi mi hanno portato al sound che ho oggi».

Per “Giant Uno” hai scelto in generale una “tavolozza” di suoni molto cupa. Sono stati questi a ispirare il tratto della tua penna o, con Black Tori, avete cercato una direzione per dare un contorno a ciò che già avevi in testa?
«La ragione per cui ho scritto e pubblicato questi sei pezzi nell'EP è che a oggi sono queste le cose di cui avevo bisogno di parlare. La musica per un artista può assumere varie sembianze e avere diverse funzioni. In questo periodo le canzoni per me sono state un modo per guardarmi dentro, e "Giant Uno" è il risultato di quello che ho visto facendolo...»

Quanto ha pesato la situazione anomala di quest'anno sulla tua vita e, di riflesso, sulla tua musica?
«Beh, i vari lockdown mi hanno permesso di avere più tempo a disposizione per pensare, per stare solo con me stesso, e forse è anche per questo che il mio progetto ha un sapore così intimo. Il peso di questa situazione lo vedo gravare maggiormente sulla generale tensione che respiro in giro, sulle mille misure che dobbiamo rispettare: un sacco di regole... È questo il vero peso per me.»

Concludiamo con una classica domanda di rito: dovendone pescarne uno soltanto, qual è il pezzo di cui vai più fiero?
«"Giuda Te", perché lo trovo il più completo. Ben scritto, ben prodotto, ben eseguito, un sound originale, un tema concreto e sviluppato. Ne vado proprio fiero.»

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE