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Il viaggio (dentro se stessa) di una ragazza in bicicletta

CANTONEIl viaggio (dentro se stessa) di una ragazza in bicicletta

11.08.20 - 06:30
"Girl & Bicycle" è l'omaggio a Ridley Scott della Goodfellas Motion Pictures
GOODFELLAS MOTION PICTURES
Il viaggio (dentro se stessa) di una ragazza in bicicletta
"Girl & Bicycle" è l'omaggio a Ridley Scott della Goodfellas Motion Pictures

LUGANO - Nelle scorse settimane la casa di produzione cinematografica ticinese Goodfellas Motion Pictures ha pubblicato il trailer di "Girl & Bicycle". Nel quale vediamo la protagonista muoversi in sella alla sua due ruote tra vari paesaggi ticinesi, filmati in un affascinante bianco e nero.

Per saperne di più abbiamo contattato il regista Jack Martin.

È una rivisitazione di "Boy and Bicycle" di Ridley Scott, che nel 1965 aveva debuttato nella regia con questo corto (filmando il fratello Tony). È una sorta di remake o, a parte l'ispirazione, vi siete mossi in tutt'altra direzione?
«Abbiamo guardato a Scott per due motivi. Il primo è perché amo molto il suo cinema così eclettico, poi perché il suo film era un viaggio in solitaria di un ragazzino con la sua bicicletta. Il nostro film riprende per un certo verso la struttura narrativa di quello di Scott, ponendo però il punto di fuoco su una tematica diversa: l’omosessualità».

Il grande regista britannico faceva immaginare al suo protagonista di essere l'unica persona al mondo: cosa pensa invece la tua?
«Durante il suo viaggio in bicicletta la ragazza s'interroga se la sua sessualità sia giusta o sbagliata, se è malata come tanti vogliono farle credere. Il suo monologo è spesso rivolto alla sua bicicletta, compagna fedele di molte avventure».

Chi è la protagonista di "Girl & Bicycle"? Come è stata scelta?
«È Mara Crisci, una giovane studentessa di recitazione. L’ho scelta dopo aver visto dei suoi ritratti fatti da un amico fotografo».

Questo lavoro sarebbe nato se non ci fossero stati la pandemia e il lockdown?
«Non era nella nostra programmazione per il 2020, ma durante il lockdown abbiamo deciso di realizzarlo. Il risultato è un film molto intenso e a tratti commovente». 

Che impatto hanno avuto le misure anti-coronavirus sulla produzione dei lavori firmati Goodfellas Motion Pictures?
«Abbiamo dovuto sospendere le riprese del prequel di “The Collector” e rimandare quelle di un lavoro che avevamo in calendario proprio ad aprile, da realizzare a Chicago con una produzione americana. Malgrado i vari intoppi, però, siamo riusciti a realizzare il progetto collettivo “Lockdown '20” e questo “Girl & Bicycle”».

Secondo alcuni la pandemia ha dato il colpo di grazia ai cinema: tu che ne pensi?
«Certo le produzioni di tutto il mondo hanno subito un colpo pesante, ma questo non basta a definirlo finito. Come sempre nella storia si troveranno altre forme di linguaggio filmico, ma la magia della sala non morirà mai!».

Quale percorso seguirà il corto?
«Sarà presentato a Los Angeles a settembre, ovviamente il festival che ci ha selezionati avrà luogo online. Dopo Los Angeles andrà a Barcellona a novembre per un'altra kermesse, nella quale abbiamo ottenuto tre nomination (film, regia e attrice). Finita la corsa tra i festival sarà pubblicato sul nostro canale YouTube». 

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