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Sfuggire dalla quarantena attraverso i film e... viceversa?

CANTONESfuggire dalla quarantena attraverso i film e... viceversa?

30.04.20 - 06:00
È l'originale idea del corto davvero “fatto in casa” dal giovane regista Alessio Guidon e premiato a livello nazionale
Alessio Guidon
Sfuggire dalla quarantena attraverso i film e... viceversa?
È l'originale idea del corto davvero “fatto in casa” dal giovane regista Alessio Guidon e premiato a livello nazionale

SEMENTINA - Alle volte la noia della quarantena può portare a... cose sorprendenti. È il caso di Alessio Guidon di Sementina che grazie alla scintilla creativa nata proprio dall'amaro far niente è riuscito a portarsi a casa il premio della giuria in un concorso di corti nazionale organizzato da TalentScreen e dalla Srf.

Così nasce "The Watch", che si può guardare anche su YouTube,  in cui il protagonista utilizza un orologio hi-tech dai poteri magici per viaggiare nei film in cerca di una via d'uscita, una soluzione che... forse non c'è.

«Il coronavirus è questo paradosso che sembra un film, ma invece è realtà», ci spiega Guidon, «e nella realtà purtroppo non c'è nessun tasto "pausa" o "salta", siamo tutti coinvolti e dobbiamo fare la nostra parte».

Sei un appassionato di cinema, vero? Come hai scelto i film da ricreare nel corto?

Sì sono appassionato di cinema e mi piace creare video. Le scene che ho scelto sono prese da alcuni dei miei film preferiti. Nelle prime due scene, prese da "Inglourious Basterds" e da "Get Out", il personaggio si trova in due brutte situazioni iconiche dalle quali però riesce a fuggire. La scena presa da Indiana Jones ("I predatori dell'arca perduta") è famosa e non troppo difficile da ricreare.

I tuoi attori sono amici e conoscenti tuoi? Hai girato a Sementina, o...?

I miei attori sono mio fratello e i miei genitori, abbiamo deciso di girare il tutto cercando di rispettare le norme vigenti in questo momento; ci hanno inoltre aiutato alcuni amici lavorando da casa. Tutto il video è stato girato a Sementina, nel Bellinzonese. Per la maggior parte in casa, eccetto una scena.

Qual è stata la cosa più complessa da realizzare?

Una sfida è stata ricreare le scene in modo che siano riconoscibili, quindi cercando di imitarne il ritmo, la location e le espressioni dei personaggi. Una seconda sfida è stata creare l'ologramma che esce dall'orologio.

Altri progetti in arrivo?

Al momento non c'è nulla di pianificato ma è ben probabile che la monotonia della quarantena - a dipendenza di quanto durerà ancora - stimolerà la nostra creatività.

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