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STATI UNITIDonald Trump e il paragone con il capitano Bligh de "Gli ammutinati del Bounty"

16.04.20 - 10:00
L'accostamento a un celebre cattivo del cinema ha creato perplessità in molti
KEYSTONE
Bligh (Trevor Howard, a sinistra) contro Christian (Marlon Brando, a destra).
Bligh (Trevor Howard, a sinistra) contro Christian (Marlon Brando, a destra).
Donald Trump e il paragone con il capitano Bligh de "Gli ammutinati del Bounty"
L'accostamento a un celebre cattivo del cinema ha creato perplessità in molti

WASHINGTON - Donald Trump ha lasciato perplessi molti cittadini americani e un numero anche maggiore di fan del cinema in tutto il mondo.

Martedì il presidente degli Stati Uniti ha paragonato quello che sta succedendo nel suo Paese - con i governatori democratici che si oppongono ai suoi piani di riapertura delle attività - a "Gli ammutinati del Bounty".

«Dite ai governatori democratici che "Gli ammutinati del Bounty" è uno dei miei film preferiti in assoluto. Ogni tanto un buon ammutinamento vecchio stile è una cosa eccitante e corroborante da vedere, specialmente quando gli ammutinati hanno tanto bisogno del Capitano». Che i Democratici siano gli ammutinati è chiaro, ma quello che ha colpito molti è che Trump si sia paragonato al capitano della nave.

Sintetizziamo la vicenda: i film (tre) sono tratti dal romanzo "L'ammutinamento del Bounty" di Charles Nordhoff e James Norman Hall, a sua volta ispirato a fatti realmente accaduti nel 1789. L'equipaggio della nave, in rotta da Tahiti all'Inghilterra, si ribella al tirannico capitano William Bligh, lo esautora dal comando e lo lascia in balia dell'oceano all'interno di una scialuppa.

A guidare gli ammutinati è Fletcher Christian, che nelle tre versioni cinematografiche è impersonato da star del calibro di Clark Gable, Marlon Brando e Mel Gibson. Invece sono stati Charles Laughton, Trevor Howard e Anthony Hopkins a interpretare Bligh, uno dei personaggi più malvagi e odiati della storia del cinema.

La realtà storica ha ridato un po' giustizia al comandante del Bounty, ma Trump ha chiaramente indicato di aver fatto un riferimento cinematografico. Quindi si è consapevolmente paragonato a un super cattivo. Gli hanno replicato in molti, tra i quali la deputata democratica Val Demings: «Lo scopo di un leader è di sostenere e ispirare, non di tiranneggiare e punire».

In realtà Trump subirebbe il fascino dei "cattivi ragazzi", nel mondo della politica, nella società così come al cinema...

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