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L'Halftime Show tutto latino del Super Bowl di quest'anno non è piaciuto a molti perché troppo “hot”

STATI UNITIL'Halftime Show tutto latino del Super Bowl di quest'anno non è piaciuto a molti perché troppo “hot”

27.02.20 - 18:00
«Non abbiamo pagato per del porno, doveva essere uno spettacolo per famiglie», si sono lamentati in diversi
Keystone
Fonte MIAMI
L'Halftime Show tutto latino del Super Bowl di quest'anno non è piaciuto a molti perché troppo “hot”
«Non abbiamo pagato per del porno, doveva essere uno spettacolo per famiglie», si sono lamentati in diversi

Non tutti gli spettatori del Super Bowl di quest'anno hanno preso benissimo l'intermezzo musicale di Jennifer Lopez e Shakira. Lo conferma la Commissione federale delle comunicazioni che, riporta NBC, ha ricevuto 1'300 fra chiamate e mail di lamentela riguardanti lo spettacolo.

Per diversi, infatti, lo spettacolo era decisamente troppo "hot": fra completi sexy, balli latini decisamente callienti e pole dancing: «Dovrebbe essere uno show per famiglie», riporta una lamentela da Odgen (Utah), «e invece abbiamo dovuto sorbirci uno show per adulti di quelli che si vedono a Las Vegas».

«Non mi sono iscritto a Playboy Channel, non abbiamo speso 20 $ per vedere del porno, volevamo semplicemente passare qualche ora in famiglia a guardare il Super Bowl», ha protestato un altro telespettatore, «e invece, dio ce ne scampi, al posto del football e un concerto abbiamo subito una vera e propria molestia visiva. Vergogna!».

Lo show di J.Lo e Shakira, confermano i dati della CNN, è stato visto da 103 milioni di persone quindi la percentuale di insoddisfatti non è particolarmente significativa.

La volontà delle due artiste era quella di condividere le loro radici con uno show che le rappresentasse: «quello che voglio dire a tutte le ragazze come le mie figlie: siate orgogliose di quello che siete, fate sentire la vostra voce», aveva instagrammato la Lopez poco dopo l'esibizione.

Tutti gli scandali del Super Bowl

L'intermezzo musicale della finale del campionato di football Usa non è insolita agli strepiti e alle proteste. L'anno scorso, per esempio, ne erano arriva (ma pochine, 94) perché il cantante dei Maroon 5 Adam Levine si era tolto la t-shirt durante l'esibizione. Di ben altra caratura fu, invece, il "capezzolo gate" causato nel 2004 da un guasto all'abito di Janet Jackson: lì le lamentele furono ben 540'000.

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