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FRANCIAFeticcio di Lagerfeld, Baptiste Giabiconi confessa: «La nostra storia era una fiaba»

25.02.20 - 19:00
Il modello: «Ci facevamo spesso le coccole». Sull'eredità dello stilista: «Non so nemmeno io quanti soldi siano»
Keystone
Baptiste Giabiconi (sinistra) con Karl Lagerfeld nel 2010
Baptiste Giabiconi (sinistra) con Karl Lagerfeld nel 2010
Feticcio di Lagerfeld, Baptiste Giabiconi confessa: «La nostra storia era una fiaba»
Il modello: «Ci facevamo spesso le coccole». Sull'eredità dello stilista: «Non so nemmeno io quanti soldi siano»

PARIGI - Negli anni si è molto speculato sul rapporto tra Karl Lagerfeld e il suo modello-feticcio Baptiste Giabiconi, di 56 anni più giovane. Ora, a poco più di un anno dalla scomparsa del celebre stilista tedesco, il giovane indossatore e cantante francese si è aperto ai microfoni di TF1 sulla relazione che l’ha legato per più di dieci anni al direttore artistico di Chanel. Un legame «filiale», ha assicurato, che l’ha reso «il principale erede» dell’eccentrico milionario.

«A Karl, di me, forse è piaciuta la freschezza, la spontaneità», ha dichiarato in un’intervista a “Sept à huit” il 30enne. «A 18 anni ero una pagina bianca. C’era tutto da scrivere», ha aggiunto. 

Il modello di origine còrsa protagonista di tante foto dello stilista ha quindi descritto la sua «storia» con Lagerfeld come «una fiaba», intrisa di tenerezza, ma priva di «ambiguità»: «Ci facevamo spesso le coccole - ha raccontato -, ma non c’è mai stato niente. Mai l’ombra di un’ambiguità. Mai. Mai. Karl era al di sopra di tutto ciò». Il giovane modello chiamava il suo mentore «”Karl mio”. “Mio piccolo Karl”. “Amore mio” anche a volte». La loro «era una relazione filiale molto forte. Un amore che non si può descrivere».

Una relazione che, ha rivelato Giabiconi, lo ha reso il «principale erede» tra le sette persone citate nel testamento del creatore di moda: «Ignoro l’importo dell’eredità. Si sta facendo un inventario», ha affermato. «Se si tratti di centinaia di milioni di euro? Non lo so nemmeno io», ha giurato.

Di quello che la gente può pensare del rapporto tra lui e Lagerfeld, al 30enne non importa un granché: «Non posso impedire alla gente di pensare delle cose», ha sottolineato quando l’intervistatrice gli ha chiesto se non gli desse fastidio essere ritenuto un opportunista. Allo stilista piaceva semplicemente ricoprirlo di doni, lui «era così»: «Andavamo da Colette, da Dior, voleva appagarmi. Sono stato inondato di regali: vestiti, orologi, gioielli», ha confessato. «Karl», ha aggiunto, lo avrebbe volentieri adottato se ciò fosse stato legalmente possibile.

Giabiconi ha anche dato qualche dettaglio sul destino di Choupette, la gatta tanto amata da Lagerfeld. Non potendo designarla come erede in quanto non umana, lo stilista ha disposto che la micia abbia tutto il necessario per vivere «tranquilla fino alla fine»: «L’ha lasciata alla sua governante, Françoise», ha spiegato il modello. 

Originariamente, ha confermato Giabiconi, Choupette era sua. Dopo averla lasciata a Lagerfeld per andare in vacanza, però, il creatore di moda non è più riuscito a separarsene. Giabiconi, così, gliel’ha lasciata: «Baptiste, non mi potevi fare un regalo più bello», gli avrebbe detto lo stilista.

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