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REGNO UNITONel Regno Unito si parlà già della “maledizione di Love Island”

16.02.20 - 16:00
Il suicidio della conduttrice Caroline Flack si aggiunge a quello di altri due partecipanti del reality. Le cause? La pressione e i social
Keystone
Caroline Flack
Caroline Flack
Nel Regno Unito si parlà già della “maledizione di Love Island”
Il suicidio della conduttrice Caroline Flack si aggiunge a quello di altri due partecipanti del reality. Le cause? La pressione e i social

LONDRA - Ha sconvolto l'opinione pubblica nel Regno Unito il suicidio di Caroline Flack, presentatrice britannica nota per essere la conduttrice di uno dei reality inglesi più famosi “Love Island”.

La donna, che era sotto processo per aggressione domestica ai danni del fidanzato mentre lui dormiva, si trovava in una situazione di vita decisamente complicata. Era stata rimossa dal programma e da dicembre non poteva avvicinarsi al partner, l'atleta e modello Lewis Burton, per ordine del giudice. 

Burton che, dal canto suo, non aveva sporto denuncia e aveva sempre difeso la donna parlando «di un normalissimo litigio», aveva postato sui social un messaggio d'amore per San Valentino, solo poche ore prima della sua morte.

Quello della 40enne è solo l'ultimo di serie di tragici decessi legati alla trasmissione "Love Island". Diversi britannici, tra i quali il Guardian, puntano il dito sull'estrema pressione esercitata dai social e dai tabloid scandalistici, molto attivi (e invasivi) oltremanica, su personaggi spesso e volentieri fragili disposti a (quasi) tutto pur di sfondare.

Aveva solo 26 anni Mike Thalassitis, trovato lo scorso marzo privo di vita in un parco da un jogger, stroncato da un mix di alcol, farmaci e cocaina. Thalassitis, che dopo "Love Island" aveva partecipato a diversi altri reality, si era da poco separato dalla sua ragazza, un'altra personalità televisiva di secondo piano Megan McKenna. 

Altra tragedia legata alla trasmissione è quella che riguarda un'altra "isolana": Sophie Gradon trovata priva di vita a giugno 2018 con tracce di cocaina, alcol e psicofarmaci nel sangue. A Gradon erano stati diagnosticati problemi di salute mentale come ansia e bassa autostima. In seguito alla morte della donna, anche il di lei fidanzato Aaron Armstrong (25 anni), aveva perso la vita con lo stesso letale mix.

I decessi avevano portato la rete ITV a riconsiderare l'impatto di "Love Island" sui suoi concorrenti, molti di loro - una volta usciti dal reality - si ritrovavano tra le mani, oltre alla fama, un'immensa quantità di pressione social senza avere effettivamente i mezzi per gestirla.

Sempre legato ITV il dramma del The Jeremy Kyle Show che aveva portato un 63enne al suicidio. L'uomo aveva fallito un test della macchina della verità a cui si era sottoposto davanti alle telecamere per salvare la sua relazione. La storica trasmissione, in onda da 14 anni, era stata cancellata.

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