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LOCARNOGabriele Cirilli mette a nudo il suo telefonino

12.02.20 - 06:00
«Ci sarà tanto da ridere» con lo spettacolo “Mi piace… di più”, assicura il comico italiano
Gabriele Cirilli
Gabriele Cirilli mette a nudo il suo telefonino
«Ci sarà tanto da ridere» con lo spettacolo “Mi piace… di più”, assicura il comico italiano

LOCARNO - Domenica 8 marzo Gabriele Cirilli sarà al Teatro di Locarno con il suo spettacolo “Mi piace… di più”. Il filo conduttore dello spettacolo sarà la risata, ma i dettagli li abbiamo chiesti direttamente al protagonista. 

Di cosa parla esattamente lo spettacolo? 
«È un back-up telefonico in scena, dove metto a nudo il mio telefono e dunque me stesso. Passando da un modello vecchio ad uno più tecnologico faccio vedere tutto ciò che contiene, dalle foto, ai video, alle app. E ogni cosa che appare dà spunto per un monologo, una canzone o un balletto. Un vero e proprio show completo, che sorprende. Per due ore si stacca dal mondo, è un’oasi felice dove si ride tanto». 

Come è stato accolto dal pubblico?
«È la seconda stagione dello spettacolo, perché ha avuto un grande successo, e di questo sono contentissimo. Dopo due ore di show la gente viene a dirmi “è stato proprio bello, non ce lo aspettavamo”. E sono felice di portare lo spettacolo anche a Locarno. Vi assicuro che ne vale la pena, e non lo dico perché è il mio spettacolo».

Ti sei esibito varie volte in Svizzera. Hai qualche ricordo particolare? 
«Ho un bellissimo ricordo di quando feci Zelig in tour a Bellinzona e nel 2001 a Lugano, in piazza. Ma anche a Locarno, nello stesso teatro dove mi esibirò a marzo: in quell’occasione venni chiamato per sostituire Fabio de Luigi, ed ebbi un grande successo. Ed è per questo che penso sia giusto tornare, perché il nuovo spettacolo ha la stessa forza di quello precedente». 

Hai fatto di tutto, dalla tv al cinema, e hai anche scritto dei libri. Cosa preferisci? 
«Sicuramente il teatro, è un continuo scambio di emozioni tra me e lo spettatore. La tv, che comunque mi piace, è legata agli ascolti, il cinema è legato ad un montaggio, invece il teatro è immediato».

Parliamo del personaggio che ti ha reso celebre al grande pubblico, con la famosa frase “Chi è Tatiana”. Come è nato? 
«Spiegherò la sua origine nello spettacolo, e il pubblico rimane sempre sorpreso. Posso solo dire che è legato alla realtà, più di quanto si possa immaginare».

È stato difficile staccarsi dall’identificazione del personaggio? 
«All’inizio sì, perché mi collegavano sempre all’amica di Tatiana. Ma alla fine quando lavori con forza riesci, non dico a dimenticarlo, ma a metterlo nel cassetto, e ritirarlo fuori quando ce n’è bisogno».

Tra i tuoi libri ne figura anche uno di cucina. Una scelta particolare per un comico…
«Nel 2006 c’era solo un programma di cucina in televisione, e mi venne in mente di girare una sitcom in cucina legata alla comicità. L’idea era quella di dare le ricette, e per quell’epoca fu una prima. La puntata pilota non andò mai in porto, ma da quel momento non si vede altro che cucina in tv. Allora ho voluto raccogliere almeno quelle ricette che sarebbero dovute finire nel programma in un libro che racconta la mia vita attraverso le ricette». 

Progetti futuri? 
«Ci sono progetti televisivi per cui stiamo lavorando, e anche cinematografici. Nell’ultimo film a cui ho partecipato, che è andato anche a Venezia, non ho però vestito i panni del comico. Insomma, mi piace lavorare sempre a 360 gradi. Ma la cosa a cui tengo di più è andare a conquistarmi tutte le città attraverso il teatro». 

Aggiornamento del 20 febbraio: lo spettacolo è stato annullato.

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