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«Così ci distinguiamo in quest’epoca buia»

CANTONE«Così ci distinguiamo in quest’epoca buia»

12.12.19 - 10:30
I Freaky Farm lanciano “Godlike”, il loro ultimo singolo. A tu per tu con il frontman Christian Schwarz
Marika Brusorio
«Così ci distinguiamo in quest’epoca buia»
I Freaky Farm lanciano “Godlike”, il loro ultimo singolo. A tu per tu con il frontman Christian Schwarz

LUGANO – Freaky Farm di nuovo in pista. Dal 9 dicembre i ticinesi Christian Schwarz, Marco Kohler e Jonas Macullo lanceranno su tutte le piattaforme il loro ultimo singolo, Godlike. «Il terzo di una trilogia dedicata alla natura – spiega il frontman Christian Schwarz –, iniziata a fine maggio con “Diviner”, proseguita a settembre con “Biokarma” e che qui ha la sua degna conclusione».  

Anche “Godlike” è accompagnato, come gli altri due singoli, da un video che fa da complemento al pezzo.

In questo video, a differenza dei due precedenti, dove la totalità delle immagini era legata ad elementi naturali, appare una prima presenza umana, un essere arcaico e inquietante, dalle sembianze rapportabili alla nostra specie ma dall’identità incerta.

“Godlike”, rispetto ai precedenti singoli, ha una metrica e soprattutto una ritmica con influenze trip hop…

Il suono del rullante ne è la lampante conferma, Godlike è un pezzo peculiare, fluido, riflette la filosofia di Freaky Farm, in perenne evoluzione e fuori dai cliché. Seguiamo l’istinto che ci guida in questa bella avventura comune,senza farci prendere da ansie o pressioni, il fine è quello di lasciar fluire quello che abbiamo dentro, dandogli forma; aprendo i canali interni, rimanendo umili, la creatività è libera di manifestarsi, è questa spontaneità che caratterizza Freaky Farm. Non vogliamo stupire con effetti speciali, vogliamo trasmettere ciò che siamo, senza trucchi o artifici, personalmente trovo questo progetto frutto di una certa maturità.

Fare musica elettro-acustica in un mercato spietato. Come riuscite a farvi apprezzare e conoscere?

Parlavo recentemente con un amico che gestisce un’etichetta che produce musica elettronica e mi diceva che, attualmente, nel suo campo escono circa 6'000 singoli alla settimana. Decisamente troppi.

Come mai questa cifra?

È frutto della digitalizzazione musicale, stando tutto sul web il numero di “protagonisti” è cresciuto a dismisura, c’è spazio per tutti, per troppi secondo me. Io faccio parte di una generazione che era legata alle etichette discografiche. Per farne parte, dovevi passare una selezione, arrivavi a poter produrre perché eri stato scelto, ognuno sapeva qual era il suo posto.

Tutto questo è stato sconvolto dal boom del web?

Il web ha sicuramente portato benefici e libertà ma ha anche distrutto il mercato, siamo passati dall’epoca dove dovevi comprare l’oggetto per possederlo ed ascoltarlo, al poterlo facilmente avere senza, quasi mai, pagarlo. Questo ha determinato la fine della maggior parte delle etichette indipendenti che all’epoca lanciavano stili e musiche nuove, quel tipo di musica che le major non volevano, perché poco sicure da un punto di vista commerciale. Ora sembra che il diritto d’autore digitale sia meglio tutelato ma la strada da fare è ancora lunga.

Siamo in un’era di transizione. Sbaglio?

Non sbagli. È l’era dell’usa e getta, una delle epoche più buie, produttivamente parlando mai vissute, spero sia un passaggio verso qualcosa di più corposo e ricco di contenuti. Noi ci siamo dovuti adattare, ci siamo organizzati con le varie distribuzioni digitali, abbiamo creato un team che collabora con noi: webdesigner, grafici, fotografi. Abbiamo comunque fatto una scelta: vogliamo fare più cose possibili da soli, essere sempre più autosufficienti, d’altronde i capitali a disposizione sono diventati minimi e con quello facciamo, è stato un po’ come ricominciare da zero.

Progetti futuri? 

Molteplici. Sicuramente vogliamo darci dentro con Freaky Farm cercando di produrre il più possibile e con grande continuità, solo così possiamo sperare di rimanere presenti nelle menti delle persone e far si che queste ci seguano supportandoci. Ho molto rispetto della gente che segue la musica, sono loro a contribuire al nostro sostentamento, non dimentichiamolo mai. A titolo personale ho pure intavolato collaborazioni come vocalist, con altri progetti, sono aperto e curioso di potermi esprimere sotto forme diverse. Ad ogni modo, il seguito, è previsto a marzo 2020 con la nuova trilogia di singoli del chapter 2, Stay Tuned…

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