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LOCARNOCristian Margelia prepara la “Fiesta” in vista del 2020

12.12.19 - 06:01
Il rapper ticinese pubblicherà domani il suo nuovo singolo, con tanto di serata di lancio. Lo abbiamo ascoltato in anteprima
Cristian Margelia
Cristian Margelia prepara la “Fiesta” in vista del 2020
Il rapper ticinese pubblicherà domani il suo nuovo singolo, con tanto di serata di lancio. Lo abbiamo ascoltato in anteprima

LOCARNO - Cristian Margelia è pronto reclamare un nuovo spazio nelle playlist. Il rapper ticinese pubblicherà infatti domani - su tutti gli store digitali - il suo nuovo singolo “Fiesta”, che sarà presentato dal vivo venerdì sera al bar Fashion di Locarno. Lo abbiamo ascoltato in anteprima e abbiamo scambiato qualche parola direttamente con l’autore, parlando del pezzo e dei suoi progetti per il 2020.

Allora Cristian, “Fiesta”… Un titolo che sembra parlare da sé, ma dietro nasconde molto di più…
Esatto. Dietro il titolo troviamo molto altro. Se vogliamo che la nostra vita sia piena di musica, di gente e divertimento dobbiamo però anche accettare l'altra faccia della medaglia, anche quando non tutto va a gonfie vele. La vita é una una figata e va festeggiata ogni giorno.

Nel ritornello dici "Oh Dio che fatica saltare sopra un palco"... Quanto è difficile emergere da una realtà come quella ticinese?
In Ticino vivere di musica sembra spesso impossibile. Perché siamo la parte italiana della Svizzera e questo significa che, nel mercato musicale, il nostro cantone va concepito come una regione d'Italia, senza però avere dietro un’organizzazione in grado di competere con quelle italiane. Devo dirti però che se guardo a 5 anni fa la situazione si sta evolvendo. Fare musica sta diventando sempre più normale. Se quando avevo 15 anni il sogno poteva essere diventare un calciatore, ora si può sognare di diventare un cantante. Va poi detto che sta anche agli artisti emergenti, e non, proporre musica che sia di qualità senza ripiegare sui soliti cliché del genere alla “succo viola”, soldi e stories su Instagram. In questo modo anche in Ticino in futuro si potrà vivere tranquillamente di musica.

Il pezzo è realizzato a "quattro mani" con Thaurus Publishing. E non è il primo. Come è nata la vostra collaborazione?
Insieme a Epops (etichetta svizzera, ndr) abbiamo stretto questa collaborazione con Thaurus  proprio per sopperire al gap con il resto dell'Italia e avere un’organizzazione in grado di competere nel mercato musicale italiano senza però perdere le nostre "origini". Diciamo che abbiamo contribuiti ad aprire la porta verso il mercato italiano. Non solo per me me, ma per tutto il Ticino.

Sei mesi fa hai lanciato l'estate con "Yellow Jeans", aprendo di fatto un nuovo percorso musicale. Cosa vedi all'orizzonte per il 2020?
Esatto, prima “Yellow Jeans” e poi c’è stato "Diabla". Il 2020 lo stiamo preparando ormai da 6 mesi e i lavori sono ancora in corso. Se penso al mio 2020 mi auguro che sia una grande "fiesta" fatta di successi e bella musica... ma soprattutto mi auguro di portare il Ticino sulla vetta!

Quindi avete già altro in cantiere?
Abbiamo tante cose in cantiere. Tante sorprese ma non voglio spoilerare tutto (ride, ndr).

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