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LOSONESebastiano Pellanda: «Abbiamo creato uno spazio per noi giovani artisti»

22.11.19 - 14:29
Con l'amico Roberto Schneeberger, il 23enne ha concretizzato l'idea di una rivista autogestita
Red
Sebastiano Pellanda (destra), con l’amico Roberto Schneeberger.
Sebastiano Pellanda (destra), con l’amico Roberto Schneeberger.
Sebastiano Pellanda: «Abbiamo creato uno spazio per noi giovani artisti»
Con l'amico Roberto Schneeberger, il 23enne ha concretizzato l'idea di una rivista autogestita

LOSONE - «Vogliamo farci conoscere e far vedere nuovi volti nell’ambito artistico cantonale. Vogliamo spezzare quella che secondo noi è una tradizione negativa ticinese per la quale riesci a farti notare solo se hai le giuste conoscenze». È con questo spirito che Sebastiano Pellanda, con l’amico Roberto Schneeberger, ha creato una rivista che darà spazio ai giovani talenti locali meno affermati, Where flowers bloom. «Sentivamo la mancanza di uno spazio per esprimerci», ha continuato il 23enne.

Sebastiano Pellanda, siete giovani, degli artisti, una rivista non è un mezzo fin troppo tradizionale?
«Siamo poligrafi di formazione, abbiamo scelto di sfruttare la nostra competenza, creando comunque qualcosa di molto curato, nel formato come nella grafica. Si tratta di un prodotto 13 per 21 centimetri tutto fatto a mano, anche la rilegatura. Ce ne occupiamo interamente noi ragazzi. Si divide in cinque sezioni: graphic design, type design, architettura, fotografia e illustrazione».

Avete ricevuto un sostegno, privato o pubblico?
«No, abbiamo preferito essere indipendenti sotto ogni aspetto. Anche per quanto riguarda la distribuzione. A La Fabbrica di Losone abbiamo organizzato una festa per il lancio del "numero 1". Le altre copie saranno disponibili sul nostro sito whereflowersbloom.ch e in altri punti d'interesse».

Chi sono i protagonisti?
«Nati e cresciuti in Ticino, siamo comunque un gruppo eterogeneo. E soprattutto in crescita: non appena abbiamo lanciato il progetto sui social abbiamo riscontrato tanto entusiasmo. Abbiamo già conosciuto tanti nuovi ragazzi che hanno fame di affermarsi. Faremo vedere che in Ticino si lavora, che c’è fermento e che si può fare qualcosa di buono».

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