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SVIZZERA«Da quando ho iniziato a cantare di donne, la mia musica è molto più reale»

16.10.19 - 06:01
La musicista zurighese Naomi Lareine ha dato alle stampe "Unchained", il suo primo Ep, e ha spiegato come il suo lavoro sia cambiato dopo aver fatto coming out
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Naomi Lareine, una futura stella del firmamento musicale svizzero.
Naomi Lareine, una futura stella del firmamento musicale svizzero.
«Da quando ho iniziato a cantare di donne, la mia musica è molto più reale»
La musicista zurighese Naomi Lareine ha dato alle stampe "Unchained", il suo primo Ep, e ha spiegato come il suo lavoro sia cambiato dopo aver fatto coming out

ZURIGO - Lo scorso 9 ottobre Naomi Lareine ha pubblicato "Unchained", il suo primo Ep. I colleghi di 20 Minuten hanno colto l'occasione per chiederle chi è il suo più grande idolo e come sia cambiata la sua musica dopo aver fatto coming out.

Naomi, quando è stata la prima volta che hai capito che la tua musica poteva suscitare un vasto interesse?
«Quest'estate, quando ho realizzato quanti organizzatori di eventi stavano prenotando degli show con me. È stato davvero fantastico: dopotutto avevo solo tre canzoni su Spotify quando le richieste dai festival hanno iniziato ad arrivare».

E com'è stato quando hai sentito la tua musica alla radio per la prima volta?
«Assolutamente pazzesco. Era lo scorso inverno, non potevo crederci. Però non vuol dire nulla aver fatto giungere le mie canzoni alla radio: voglio ottenere molto di più».

Cosa, di concreto?
«Il mio obiettivo è di raggiungere la vetta insieme al mio team - in tutto il pianeta. Poter andare in tournée e vedere il mondo. Non voglio vivere in una vita mediocre».

Come pensi di farlo?
«Voglio creare buona musica e dare sempre tutto. È semplice: se faccio il massimo, raggiungerò i miei obiettivi - se sono pigra, non ne uscirà nulla».

Da quanto tempo fai musica?
«Canto fin da quando ero bambina. A 16 anni ho iniziato a prendere lezioni. Dal 2018 faccio sul serio: è quando ho pubblicato il mio primo singolo».

E facevi qualcos'altro?
«Ho giocato a calcio e sono stata anche nella Nazionale svizzera».

Quando hai deciso di lasciare il calcio e scegliere la musica?
«Mi è sembrato giusto fermarmi. Avevo raggiunto i miei obiettivi, ero diventata campionessa svizzera con la mia squadra. Poi ho capito: era giunta l'ora per dare il via a un nuovo capitolo».

Quali sono le tue fonti d'ispirazione?
«La mia esperienza di vita. Le cose di tutti i giorni, che accadono intorno a me. Musicalmente mi rifaccio ad Alicia Keys - è lei il mio idolo».

Vuoi fare la differenza con la tua musica?
«Le mie canzoni hanno lo scopo d'incoraggiare gli altri a essere se stessi. Io sono lesbica e per me è importante che si sia accettati, anche in relazione alla sessualità. E voglio dimostrare che l'omosessualità è perfettamente normale».

Questo come si riflette nelle canzoni?
«Prima componevo canzoni d'amore sui giovani. A quel tempo non avevo ancora sperimentato l'amore in senso romantico - né con un uomo né con una donna. Questo è cambiato dopo la mia prima storia d'amore con una donna. Dopo, ovviamente, ho cantato solo di ragazze».

Ti è costato farlo?
«È stato un grande passo per me. Ma volevo essere autentica, solo me stessa. Da quando ho iniziato a cantare di donne, la mia musica è diventata molto più reale. Tutta l'atmosfera è cambiata e sono cresciuta tantissimo.

Ascolti ancora i tuoi vecchi brani?
«A volte sì. Non erano malvagi. Ma percepisco che le vibrazioni non erano coerenti».

Cos'altro vuoi fare?
«Il mio Ep è appena uscito, il che mi soddisfa enormemente e ora ha la priorità. Il mio team e io ci abbiamo lavorato molto. Sono davvero orgogliosa della nuova musica».

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