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CANTONENik Grey: «Rime e politica? Viaggiano su binari diversi»

31.07.19 - 06:01
Pochi giorni fa il 25enne Nik Grey, trapper nonché impiegato d’ufficio e consigliere comunale Plr di Mendrisio, ha pubblicato “Risalire”, il suo primo album
Nik Grey: «Rime e politica? Viaggiano su binari diversi»
Pochi giorni fa il 25enne Nik Grey, trapper nonché impiegato d’ufficio e consigliere comunale Plr di Mendrisio, ha pubblicato “Risalire”, il suo primo album

MENDRISIO - Attivo in ambito musicale e politico già da qualche tempo,  Niccolò Bordogna, alias Nik Grey, il 26 luglio ha dato alla luce quello che lui definisce il suo «primo lavoro importante e di qualità», missato e masterizzato da Sick Budd presso il Bullz Studio di Milano. Sette tracce - «per conoscermi», afferma -, nel mezzo delle quali ospita alcuni amici e colleghi, ovvero Lester, Tedde, Deviper e Mali.

Nik, dimmi dei tuoi primi passi nella musica...

«Ho iniziato a suonare la chitarra in quinta elementare grazie a mia nonna che mi ha introdotto allo strumento. Alle medie, poi, sono passato alla chitarra elettrica e ho incominciato a militare in vari gruppi metal/hardcore». 

Politica e musica viaggiano su due binari diversi, nel tuo caso, oppure talvolta si incrociano?

«Viaggiano su due binari diversi: ciò che scrivo e dico nelle mie canzoni non ha nulla a che fare con la mia attività politica». 

Quali i tuoi obiettivi per il comune di Mendrisio?

«Domanda non semplice… Seguo gli obiettivi del partito. Anche se sicuramente un mio proposito è quello di aumentare la quota di giovani nei seggi comunali». 

Raccontami dell’importante collaborazione con il rapper sudafricano King Melisizwe, con il quale, lo scorso mese di febbraio, hai realizzato il singolo “Febbre”.

«Ho avuto la possibilità di conoscerlo durante uno dei miei viaggi in Sud Africa, dove mi reco almeno una volta all’anno perché mia madre vive a quelle latitudini. La collaborazione è nata in modo molto spontaneo: avevo portato con me il mio kit di registrazione e abbiamo inciso la canzone con il microfono appeso al soffitto della camera di mia madre a Wittedrif. Una volta portata a termine, ci siamo buttati sul video, girato poi anch’esso in Sud Africa». 

E della crew, di cui fai parte, la 404 Ent. Group, che vuoi dirmi?

«Sono tutti giovani che hanno voglia di mettersi in gioco con la musica. La crew esiste già da qualche anno, io ne faccio parte da pochi mesi. Abbiamo tutti un buonissimo rapporto e ci diamo sempre una mano a vicenda. Per me è un po’ una seconda famiglia». 

Veniamo ora a questo tuo primo album... Quando hai iniziato a lavorarci?

«A inizio marzo». 

Raccontami le registrazioni…

«Ogni week-end ero in sala per incidere una nuova canzone. Per me era uno studio nuovo, quindi le prime volte non è stato facile. Io sono un tipo semplice e ascolto sempre i consigli di chi ha più esperienza di me. In sintesi, per cui, il disco è stato registrato velocemente e senza intoppi, in nove sessioni». 

Quali i tuoi maggiori punti di riferimento musicali?

«Anche se faccio trap, dentro di me ho tuttora una parte metal. Citerei, quindi, Travis Scott, Post Malone, Scarlxrd, Migos, così come Iron Maiden, Metallica e Linkin Park… Anche se devo dire che la lista è ancora lunga...». 

Il titolo dell’album è “Risalire”: risalire da dove? 

«Come titolo, inizialmente, avevo scelto un’altra cosa. Poi, durante una serata tra amici, qualcuno è uscito con questa proposta, in cui mi sono subito riconosciuto... Risalire, in ogni caso, da periodi bui che una persona incontra nella sua vita. Risalire perché con la forza di volontà troviamo tutti una soluzione ai nostri problemi. Risalire perché solo la parola stessa quando la pronuncio mi dà forza». 

Parli di periodi bui... Ti va di entrare nel dettaglio?

«Nella vita li abbiamo tutti e ne avremo sempre. Anch’io ho avuto il mio e, sicuramente, ne incontrerò altri. Raccontarlo nel dettaglio no, perché sono tante le esperienze negative che mi hanno portato ad avere un periodo non troppo buono. Un periodo che ora, grazie a questo mio ultimo sfogo - “Risalire” - sta passando». 

Per cui stai meglio grazie alla musica?

«Certo, riesco sempre a superare quasi tutto grazie alla musica. Chiaro, poi ci sono anche gli amici e i parenti... Sentivo che era un periodo negativo, così mi sono buttato completamente nella scrittura dell’album, per poi registrarlo e pubblicarlo. Questo percorso mi ha consentito di sfogarmi: nei testi ho detto tutto ciò che volevo dire. All’ultima sessione di registrazione mi sembrava di aver perso cinque chili di negatività». 

Quando presenterai l’album in dimensione live?

«Per ora ho delle date in standby. Sto cercando di organizzare un tour, ma da artista indipendente non è semplice. Spero in ogni caso di poter annunciare i vari live entro il mese di settembre». 

 

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