Cerca e trova immobili

CANTONE/STATI UNITISebastiano Pestoni, il sogno americano continua...

02.07.19 - 06:01
Il giovane attore ticinese Sebastiano Pestoni vive da circa tre anni a Los Angeles, dove ha studiato recitazione e insegue il suo sogno fatto di celluloide
Sebastiano Pestoni, il sogno americano continua...
Il giovane attore ticinese Sebastiano Pestoni vive da circa tre anni a Los Angeles, dove ha studiato recitazione e insegue il suo sogno fatto di celluloide

MONTE CARASSO/LOS ANGELES. È rientrato in Ticino per qualche settimana, per cui abbiamo colto l'occasione per porgli una breve serie di quesiti legati alla sua esperienza americana.

Dopo avere preso parte nel 2015 a "Take Control" diretto dal regista ticinese Marco Bitonti, Sebastiano ha spiccato il volo, verso l'America.

A quelle latitudini ha studiato recitazione, prendendo parte, nel contempo, a diversi progetti - tra i quali la web series "HollyLand" di J.P. Rother" -, aggiudicandosi, sul finire del 2017, l'Up(st)Art Award per il Miglior attore, conferito sulla base della totalità dei lavori, all'interno dei quali troviamo anche il cortometraggio "Perfectly MisMatched" da lui scritto, diretto e interpretato.

Sebastiano, in quale ambito ritieni di essere "più forte"? Comico, drammatico...? Gli altri - i registi, il pubblico, i tuoi insegnanti - che dicono?

«Purtroppo vengo raramente ingaggiato per lavori comici, di solito molto divertenti. Ci sarà qualcosa nei miei lineamenti che mi fa sembrare triste... Magari il naso, non saprei... (ride) Ad ogni modo, vengo considerato un attore drammatico praticamente all'unanimità: il che non è un male, visto che sono i ruoli che preferisco. Infatti, i film drammatici sono spesso quelli che offrono i personaggi più succulenti...».

Quale l'esperienza più interessante fatta finora a Los Angeles?

«Viverci? Hollywood ti offre la possibilità di reinventarti e trasformarti in ciò che vuoi essere per davvero. Allo stesso tempo però è una città capace di distruggere lo spirito se non si è abbastanza determinati nel volersi migliorare e nel continuare a lavorare duramente per ciò che si vuole...».

Sulla base dell'esperienza californiana, cosa cambieresti in Ticino, dal punto di vista teatrale?

«Nonostante abbia l'impressione che le cose si stiano evolvendo nella giusta direzione, direi che ogni tanto il Ticino fa fatica a prendersi sul serio. In particolare per quando riguarda le produzioni originali di fiction, che rimangono non di rado ad un livello un po' provinciale...».

Quando tornerai a Los Angeles?

«Molto probabilmente questo autunno».

Un giorno o l'altro ti stabilirai definitivamente in California?

«Si potrebbe quasi dire che la mia casa sia già a quelle latitudini, ma le radici sono pur sempre le radici...».

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE