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Quel lato oscuro di Michael che ha scioccato il mondo

STATI UNITIQuel lato oscuro di Michael che ha scioccato il mondo

07.03.19 - 09:30
Il documentario “Leaving Neverland“ arrivato in tv negli Usa e nel Regno Unito ha spiazzato il pubblico con le sue rivelazioni. E le radio pensano al bando delle sue canzoni
KEYSTONE/AP (CARLO ALLEGRI)
“Leaving Neverland“, presentato al Sundance è stato da sempre osteggiato dalla famiglia Jackson che lo ha ritenuto «fazioso e falso» minacciando di agire per vie legali.
“Leaving Neverland“, presentato al Sundance è stato da sempre osteggiato dalla famiglia Jackson che lo ha ritenuto «fazioso e falso» minacciando di agire per vie legali.
Quel lato oscuro di Michael che ha scioccato il mondo
Il documentario “Leaving Neverland“ arrivato in tv negli Usa e nel Regno Unito ha spiazzato il pubblico con le sue rivelazioni. E le radio pensano al bando delle sue canzoni

LOS ANGELES - Pannelli che si muovono, camere da letto nascoste ovunque in luoghi e sistemi d'allarme che si attivano quando qualcuno si avvicina. La maxi-tenuta con parco giochi di Michael Jackson acquista così tutto un altro (turpe) significato nel documentario “Leaving Neverland” sui presunti abusi perpetrati dal re del pop ai danni di due bambini.

Un documentario che ha sconvolto, impressionato e – non poteva essere altrimenti – fatto imbestialire i fan di Jacko. Già presentata al Sundance, la pellicola diretta da Don Reed racchiude le testimonianze di due uomini sedicenti vittime di abusi – Wade Robson (36 anni) e James Safechuck (40) - è stato trasmesso in due puntate da Hbo (negli States) e da Channel 4 (Regno Unito).

KEYSTONE/AP (Taylor Jewell)Reed (al centro) con Safechuck e Robson: «Ci accusano di aver raccontato le nostre storie per i soldi, ma nessuno qui ha guadagnato nulla».

A colpire, oltre ai turpi dettagli dei presunti abusi sessuali, è soprattutto la modalità con cui Michael Jackson sarebbe stato in grado di irretire con giochi psicologici, doni e manipolazioni non solo i bimbi ma anche le loro famiglie che, di fatto, non si sarebbero poi mosse in nessun modo per ostacolarlo malgrado i pressanti sospetti.

Non solo il cantante avrebbe introdotto i piccoli alle pratiche sessuali, ma avrebbe insegnato loro anche come comportarsi in caso qualcuno sopraggiungesse durante gli atti. Nel caso del piccolo James avrebbe anche inscenato uno pseudo-matrimonio, andando con lui a scegliere l'anello in una gioielleria e mentendo durante l'acquisto.

KEYSTONE/AP (Jordan Strauss)«Tutto questo va oltre Michael Jackson, è più grande di una singola persona. Ci permette di vedere come stiamo funzionando a livello sociale, è una vero e proprio flagello», ha dichiarato Oprah Winfrey aperta sostenitrice del documentario.

Un legame, quello con Jackson, che li ha segnati indelebilmente: «Raccontando quelle mi è sembrato un po' come avergli fatto un torto, mi sono sentito in colpa», ha raccontato Safechuck durante un'intervista televisiva con Oprah Winfrey. Un sentimento simile anche quello provato da Robson: «Quando mi hanno chiamato per andare a testimoniare a suo favore (nel processo per atti sessuali con fanciulli nel 2015) non vedevo l'ora, volevo essere il suo eroe... Gli volevo bene, gli ho sempre voluto bene, l'amore è una cosa fortissima».

La presentatrice americana, li ha sostenuti a spada tratta: «Lo sapete, vero che se la prenderanno con voi? E se la prenderanno pure con me perché vi intervisto», ha continuato, «Tutto questo va oltre Michael Jackson, è più grande di una singola persona. Ci permette di vedere come stiamo funzionando a livello sociale, è una vero e proprio flagello... La gente parla solo di molestie, non di tutto il lavoro di seduzione che c'è dietro». 

KEYSTONE/AP (Michael A. Mariant)Jackson, a processo nel 2005 per atti su fanciulli è stato sempre assolto, fra le testimonianze che lo hanno scagionato anche una delle vittime (Wade Robson) che ha poi parlato nel documentario: «Gli volevo bene, volevo salvarlo», ricorda.

Si va verso il bando delle canzoni di Jackson nelle radio? - Un'altra diretta conseguenza di “Leaving Neverland” è la messa al bando delle canzoni di Jacko da parte di dozzine di emittenti radio in giro per il mondo. In Nuova Zelanda il boicottaggio viene portato avanti dall'emittente pubblica e dai maggiori concorrenti privati, mentre in Canada tre grosse stazioni radiofoniche sono intervenute, spiegano, per soddisfare le richieste degli ascoltatori.

La Srf dal canto suo, riporta 20 Minuten, sta valutando la possibilità di rimuovere dai palinsesti le canzoni di Michael Jackson: «È cuna cosa che dobbiamo ancora decidere, ci stiamo confrontando in questo momento», conferma il direttore musicale Michael Schuler.

«Documentario falso e tendenzioso» - Gli eredi della famiglia Jackson hanno da sempre criticato il documentario definendolo falso e di parte (nessuno di loro è stato interpellato dal regista), querelando Hbo per milioni nel caso fosse andato in onda.

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