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LOCARNO"La notte del perdono", la gioia e il dolore di una scomparsa

06.03.19 - 11:00
L'uscita del nuovo libro di Nelly Morini arriva in concomitanza con la morte di una carissima amica della scrittrice ticinese
"La notte del perdono", la gioia e il dolore di una scomparsa
L'uscita del nuovo libro di Nelly Morini arriva in concomitanza con la morte di una carissima amica della scrittrice ticinese

LOCARNO - L'uscita di un libro crea sempre molta euforia. Ma i fatti della vita arrivano talvolta a smorzare, se non cancellare, la gioia per il coronamento di un lavoro. È Il caso di Nelly Morini.

Questo è il tuo ennesimo libro. Il sesto se non sbaglio. Di cosa parla?

«Questo, per l’esattezza è il mio quinto libro, il quarto di una saga. Il secondo esula dal quadro, poiché è una storia a sé. “La notte del perdono” parla del difficile rapporto, dopo anni di vita matrimoniale, di Guenda e Roman, una coppia di attori famosi. Lui continua a calcare il palcoscenico e si unisce a un’altra donna mentre lei lascia il teatro e si dedica alla figlia adolescente, trascurata negli anni. Nel romanzo si intersecano le vicende di Giorgio Raimondi, capostipite della famiglia, con quelle della giovane e ingenua Mireille, fidanzata con il ricco rampollo di una famosa famiglia parigina, viziato e violento».

L’uscita del libro coincide con la scomparsa della tua cara amica Marisa. Puoi parlarci del tuo rapporto con lei? In qualche modo glielo dedichi?

«Purtroppo, la gioia per l’ imminente apparizione del libro è stata funestata dalla scomparsa della mia carissima amica Marisa, alla quale ero legata da una vita da grande affetto. Era stata lei a suggerirmi il titolo del mio primo romanzo “Chiudi gli occhi e seguimi” Era una persona stupenda e le dedicherò senz’altro il prossimo romanzo, già in lavorazione».

È difficile per una “signora qualunque” pubblicare libri? Quali sono le difficoltà?

«Non è poi così difficile pubblicare un libro, basta essere determinati e volerlo fermamente. Semmai, bisogna saper scegliere una casa editrice che ti sappia valutare e, se del caso, apprezzare. Inoltre, bisogna tener conto del costo della pubblicazione. Alcune case editrici hanno prezzi proibitivi».

Quali sono invece le soddisfazioni?

«Devo dire che io scrivo per me stessa, è una cosa che mi gratifica molto e che mi allarga la mente, specie quando sono triste. Se poi mi giungono apprezzamenti verbali o scritti, e talvolta succede, la cosa non mi dispiace affatto».

Quando scrivi? E in che contesti? Dove prendi le tue idee?

«Scrivo durante il giorno, mai di notte, devo dire che sono una “pigrona” alle volte butto giù una pagina poi smetto di botto, per riprendere magari il giorno dopo e recuperare. Ciononostante riesco a sfornare un romanzo ogni anno. Sono totalmente autodidatta e prendo le idee dal mio cervello che mi detta le prime pagine, poi giunta a un terzo circa dell’opera, il libro si scrive da sé. Niente è mai premeditato ma tutto giunge di botto alla mia mente».

La presentazione ufficiale di "La notte del perdono" è in programma sabato 6 aprile dalle 10 alle 16 presso il Centro Coop (ex Mercato Cattori) di Losone. 

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