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CANTONE/STATI UNITIMiriam: prima Disney Channel (Italia), ora Los Angeles

28.02.19 - 06:01
Miriam non ha ancora compiuto 20 anni e dallo scorso mese di settembre è a Los Angeles a studiare l'inglese, ma anche a inseguire i suoi sogni fatti di celluloide
Miriam: prima Disney Channel (Italia), ora Los Angeles
Miriam non ha ancora compiuto 20 anni e dallo scorso mese di settembre è a Los Angeles a studiare l'inglese, ma anche a inseguire i suoi sogni fatti di celluloide

LUGANO/LOS ANGELES - Una passione, quella per la recitazione, che la luganese Miriam Dossena - classe 1999 - coltiva fin da bambina: nel tempo ha frequentato scuole e laboratori teatrali (in Ticino e negli Stati Uniti), corsi di danza, di arte circense, posando, nel contempo, per riviste di moda - come Vogue Bambini -, per poi sfilare anche per Roberto Cavalli. Inoltre, ha partecipato alle riprese di diversi spot pubblicitari e recitato in svariate produzioni cinematografiche e televisive - tra le quali spicca la serie di Disney Channel (Italia) “Alex & Co.”, in cui ha vestito i panni di Clio Pinto -, così come nel videoclip “Rollercoaster” del rapper italiano Emis Killa.

Miriam, raccontami di questa tua passione per la recitazione, per il cinema...

«C’è sempre stata, fin da quando ero piccola. Ricordo che alle elementari, ad esempio, amavo fare le imitazioni dei miei compagni, dei personaggi dei cartoni animati o dei maestri di scuola. Ho capito che si trattava di una vera e propria passione, però, soltanto in seguito, ovvero quando ho iniziato il corso triennale di recitazione al MAT (Movimento Artistico Ticinese, Lugano) e, sopratutto, durante la mia esperienza sul set di “Alex & Co. 3”».

Le produzioni cinematografiche e televisive a cui hai preso parte fin da bambina, in ogni caso, sono diverse. Come ricordi quei periodi? Sei riuscita a compensare bene questa attività con la scuola?

«Ricordo benissimo che da piccola, per i miei primi impegni, era sempre una sfida farmi uscire di casa per andare sul set, perché non volevo mai saltare la scuola e odiavo profondamente viaggiare: la maggior parte dei lavori erano in Italia - tra Milano, Torino e Roma -, per cui mi toccavano ore e ore di macchina o treno. Però, una volta lì, quando la fase iniziale era passata, non potevo desiderare di meglio. Ricordo chiaramente che mi divertivo da matti, sopratutto quando erano presenti anche altri bambini. Per quanto riguarda la scuola, non ho mai avuto problemi, dato che ho sempre messo lo studio al primo posto. Sono sempre stata una ragazza diligente che ama studiare, con le idee ben chiare sulle cose importanti: infatti, spesso per i miei compagni ero “la secchiona della classe”».

Difficile venire selezionati durante i casting?

«Il casting è la fase peggiore, perché centinaia di altri ragazzi sono lì per il tuo stesso motivo. E tu ti chiedi: “Perché dovrebbero scegliere me?”. Ovviamente, non è semplice venire selezionati: direi quasi che si tratta di una questione di fortuna. Non sai mai che tipo di persona stanno cercando, o quale immagine hanno in mente. Quindi, spesso non ti scelgono non perché non sei brava o bella, ma semplicemente perché non rispecchi le loro esigenze di quel momento».

A te è sempre andata bene?

«No, assolutamente! Ma fa parte del gioco...».

In quale occasione sei uscita delusa?

«Non è mai capitato: sono sempre stata consapevole che in questo settore funziona in questo modo. Fondamentale è non prenderla sul personale e non abbattersi, ma continuare a provare…».

Cosa vuoi dire a una ragazzina di 12-13 anni che in questo momento sta tentando di ottenere una parte?

«Consiglierei di non smettere mai di credere nei propri sogni e, sopratutto, in sé stessa. Se si tratta di una vera passione non bisogna smettere di provarci. Certo, servono tanta determinazione, impegno e fortuna, ma se una persona vuole davvero qualcosa, in un modo o nell'altro troverà sempre i mezzi per raggiungere i propri obbiettivi».

Ora ti trovi a Los Angeles per studiare l’inglese. Ma quella città è la città del cinema: che aria si respira?

«Si respira aria di celluloide ovunque. Il 90% delle persone che ho conosciuto lavora per la settima arte: scrittori, registi, attori, sceneggiatori… Se prima ero abituata a vedere queste professioni come qualcosa di inusuale e speciale, qui sono le più comuni e diffuse. Ma regna anche molta superficialità: siccome la competitività è alle stelle, ognuno cerca di usare ogni mezzo per raggiungere i propri scopi. Di conseguenza, si crea un ambiente fatto di rapporti interpersonali falsi, in cui ognuno cerca di sfruttare l’altro».

Ti hanno proposto per caso una parte?

«No, finora non ho fatto nessun casting. Mi sono dedicata principalmente a migliorare la lingua».

In questo periodo stai frequentando anche un’altra scuola di recitazione da quelle parti, giusto?

«Sì, oltre alla scuola di inglese, sto frequentando l'Ivana Chubbuck Studio. Mi permette di continuare a coltivare la mia passione e fare nuove amicizie».

Chi è il tuo attore di riferimento?

«Robert De Niro. È un attore eccezionale, capace di interpretare qualsiasi ruolo, riuscendoci perfettamente».

Presumo, quindi, che il tuo sogno più grande sia recitare al suo fianco...

«Ovviamente. Ma per ora credo di non poter puntare così in alto».

Il tuo piano A è il cinema. Qual è invece il tuo piano B?

«Sono una persona con i piedi per terra che necessita sempre di sicurezza e stabilità, per cui ho deciso di iniziare qui a Los Angeles i miei studi universitari. Studierò giornalismo al Santa Monica College. Nella vita è importante buttarsi e inseguire i propri sogni, ma al contempo bisogna usare la testa per avere comunque sempre in mano qualcosa di concreto a cui aggrapparsi, qualora le cose non andassero secondo i piani».

Quando rientrerai in Ticino? Poi, quali i programmi?

«Inizialmente, sarei dovuta tornare già il prossimo mese di maggio, per poi iniziare i miei studi in letteratura e filosofia all’università di Losanna. I piani, però, sono stati un po’ stravolti dopo aver deciso di rimanere qui. Di conseguenza, non posso rispondere con certezza... Si vedrà come andranno le cose…».

 

 

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