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ITALIAMichelle Hunziker e la fuga da “Adrian”

20.02.19 - 12:00
La showgirl racconta alla stampa italiana dei malumori scoppiati con la produzione di Adriano Celentano
Keystone
Michelle Hunziker e la fuga da “Adrian”
La showgirl racconta alla stampa italiana dei malumori scoppiati con la produzione di Adriano Celentano

MILANO - Del cartoon “Adrian”, attesissimo dai fan di Celentano, sulle frequenze di Canale 5, dopo due settimane di pausa, per lunedì 25 febbraio, non si hanno ancora notizie. Pare scomparso dalla circolazione.

Intanto, però, Michelle Hunziker si confessa con il Corriere della Sera riguardo all’abbandono dello show legato al cartone animato.

«Sono una grande fan di Adriano e continuerò a stimarlo come artista. Avevo creduto tanto in quel progetto - ha spiegato la showgirl - Quando mi hanno cercato per i live, mi sono precipitata. Ma è stata un’occasione persa. Mi dispiace anche tanto per Mediaset, per l’investimento di soldi. Lo dico da imprenditrice. Ma è stato impossibile lavorare in quelle condizioni in cui nessuno sapeva cosa fare».

E poi precisa: «Aspettavamo ore e ore, girovagando per lo studio, in attesa che arrivasse Celentano. Nel frattempo nessuno poteva prendere alcuna decisione. Un giorno finalmente l’ho visto e gli ho detto: “Adriano il pubblico vuole te, non la tua assenza”. Non c’è stato nulla da fare. Così ho deciso di andarmene. Con il senno di poi, ho fatto assolutamente la scelta giusta. Visto anche il cartone».

Michelle Hunziker non aveva visto il cartone prima di prendere parte al progetto: «Non ci è stato mostrato - sottolinea - l’ho visto da casa. C’è un momento in cui il protagonista, Adrian, salva due ragazze, molto sexy, poco prima aggredite da un gruppo di malviventi che ha tentato di stuprarle. Si rivolge a loro e dice: “Un bicchierino in meno forse vi avrebbe evitato l’increscioso approccio con quei tipi loschi”. Sinceramente quella scena mi ha raggelato. Sono la presidente di un’associazione che tutela le donne, Doppia Difesa: il nostro primo messaggio è quello che le vittime di violenza non devono mai sentirsi in colpa per nulla. Il mio ruolo e i miei valori sono incompatibili con messaggi di questo tipo. E mi riferisco esclusivamente al cartone, non al live».

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