Per la ticinese una sorpresa e una soddisfazione: «Non ci avrei mai sperato», il motivo? La direttrice: «L'influencer è una professione di oggi»
BERNA - Un paio di tacchi vertiginosi (e da boutique) donati al Museo della comunicazione di Berna.
Una vera e propria «prima volta» (parole sue) quella Xenia Tchoumi: «Una cosa che non avrei mai sperato mi succedesse», ha dichiarato ai microfoni di TeleBärn, «un mio oggetto in un museo... E pensare che qui ci sono venuta così tante volte da visitatrice!».
Ma che c'entrano con l'ambito museale? «L'influencer è una professione di questa generazione, è importante che sia rappresentata», ha spiegato la direttrice del Museo Jacqueline Strauss, «sarà sicuramente interessante per chi viene al Museo».
E per la luganese la professione di influencer che significa? «Significa innanzitutto avere un messaggio da diffondere, per me è importante anche la questione dell'empowerment: del fatto che sono una donna che si è creata una carriera da nulla».
Le scarpe (e il post) resteranno anche... ai posteri: «Come museo la nostra funzione è anche quella della conservazione», spiega il curatore Juri Jaquemet, «in futuro i nostri visitatori potranno vedere come noi utilizzavamo le tecnologie».