Cerca e trova immobili

CANTONERoyal Frenz torna in pista: ecco "Through My Kingdom"

20.12.18 - 06:01
Pubblicato - per ora solo in digitale - “Through My Kingdom”, il terzo album del cantante, compositore e produttore - di base a Lugano - Royal Frenz
Royal Frenz torna in pista: ecco "Through My Kingdom"
Pubblicato - per ora solo in digitale - “Through My Kingdom”, il terzo album del cantante, compositore e produttore - di base a Lugano - Royal Frenz

LUGANO - A quattro anni dalla raccolta “Rewind 06-13” (2014) - che ha tracciato il bilancio del suo intenso percorso musicale -, Francisco Rabet (34 anni, alias Royal Frenz) torna sulla scena musicale, portando alle orecchie dell'ascoltatore un'ennesima produzione discografica coi fiocchi.

Anticipato lo scorso mese di novembre singoli “Queen Of The Night” e “You Bring The Sun Out”, questo terzo album di inediti - che segue “Ultimatum” (2011) e “SoUltimatum” (2012) - in dieci tracce sciorina un amalgama sonoro esemplare, in perfetto equilibrio tra jazz-funk, nu soul e french touch.

Francisco, “Through My Kingdom”: un titolo emblematico, che in qualche modo va a riprendere il tuo nome d'arte “reale”. Vuoi approfondire?

«Il titolo dell’album significa letteralmente “attraverso il mio regno”, ed è un viaggio che ripercorre fedelmente il mio percorso musicale e personale come Royal Frenz, dove attingo a piene mani dal quotidiano».

Un disco solare, carico di vita, di gioia: che vuoi dirmi dei testi in termini generali?

«Il comune denominatore delle mie strofe è sempre stato l’amore in tutte le sue sfaccettature. Negli ultimi tre anni ho totalmente ridimensionato la mia vita prendendola con maggiore spontaneità. Nel frattempo, mi sono sposato e la mia musa ispiratrice è mia moglie, che guarda caso si chiama Quyen».

Raccontami il processo di lavorazione...

«La particolarità è che l’ho concepito in viaggio. Dalle Mauritius al Vietnam, passando per il Cile e il Regno Unito. Il brano “Heartport”, per esempio, gioco di parole tra “cuore” e “aeroporto”, l’ho scritto in parte in aereo. Ho curato le produzioni personalmente mentre per le registrazioni, il missaggio e il mastering mi sono di nuovo affidato al team del Box Studio di Locarno, ossia Nicola Mellini e Francesco José Quagliariello».

Un album che torna a confermare la tua enorme facilità a muoverti nella black music: raccontami, in breve, del tuo primo approccio con i generi toccati e la successiva evoluzione…

«Sono sempre stato un grande estimatore della black music e, sebbene inizialmente mi sia focalizzato su r&b e nu soul, sentivo di dover fare un ulteriore passo avanti, sfociato successivamente nei singoli “Down The Rabbit Hole” (2014) e “The Party Never Ends” (2015) di stampo french touch, che, tra l'altro, hanno avuto un ottimo airplay radiofonico. E il primo singolo di questo nuovo album, “You Bring The Sun Out”, riconferma questa caratteristica, in cui riecheggiano sonorità anni ’80 in chiave moderna».

Quali credi siano gli album che ti hanno particolarmente ispirato nelle strutture, negli arrangiamenti di “Through My Kingdom”?

«Sono un grandissimo fan del jazz-funk dei Jamiroquai e il loro album “Travelling Without Moving” (Sony, 1996) è una pietra miliare del genere a cui mi ispiro. Devo dire, inoltre, che “Discovery” (Virgin, 2001) dei Daft Punk è stato fondamentale per la mia formazione musicale, mentre il più recente “24K Magic” (Atlantic, 2016) di Bruno Mars mi ha impreziosito a livello vocale. Dal punto di vista delle sonorità, posso inoltre citare sicuramente Earth, Wind & Fire, Electric Light Orchestra e Kool and the Gang».

Quando presenterai il disco in dimensione live?

«Al momento non ho pianificato nessuna data, ma con l'inizio del nuovo anno a poco a poco prenderanno forma: non appena confermate, saranno annunciate su royalfrenz.ch, così come sulla mia pagina Facebook».

 

 

 

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE