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Ad aprire la galleria fotografica della rivista Science sono le cascate dell'Iguaz
WASHINGTON - La Tesla spaziale lanciata dalla Space X, pilotata dal manichino Starman, mentre si allontana dalla Terra che è alle sue spalle, le cascate dell'Iguazú, al confine tra Argentina e Brasile, una goccia di veleno che esce dalle zanne di un serpente a sonagli, sono tra i protagonisti delle foto scientifiche più belle del 2018, secondo la rivista Science.
Ad aprire la galleria fotografica che comprende 14 foto, sono le cascate dell'Iguazú, che sono tra i tanti fiumi e torrenti della prima mappa che li ha misurati a livello globale grazie ai satelliti. L'acqua è presente anche in altri due scatti selezionati da Science.
Il primo ritrae un uomo su un'isola artificiale a Gunari, in Bangladesh, costruita nel tentativo di proteggere la costa dall'innalzamento del livello del mare, causato dai cambiamenti climatici. Il secondo immortala un uomo del popolo dei Bajau, del sud-est asiatico, che si immerge tra un branco di pesci e che, come tutta la sua gente, ha sviluppato la capacità di stare a lungo in apnea grazie a una variante genetica.
Dall'acqua al fuoco, come quello che avvolge il Museo Nazionale brasiliano a Rio de Janeiro. Nella foto si vedono alcune statue avvolte da fumo e fiamme che hanno distrutto o danneggiato molti dei 20 milioni di reperti che erano conservati nel museo, tra cui il più antico fossile umano scoperto nell'America Latina.
La galleria comprende anche foto di bambini, come quella di un piccolo di 6 settimane e della sua mamma, che in Nigeria ricevono farmaci antiretrovirali per evitare la trasmissione del virus dell'Hiv da madre a figlio, e quella di un gruppo di bambini in Papua Nuova Guinea che sono fra le principali vittime della malattia di imbardata, un'infezione batterica che si diffonde attraverso il contatto e che si spera di sradicare con una massiccia campagna di salute pubblica.
Molto suggestive anche la foto delle farfalle monarca che in Messico e Usa sono minacciate dall'aumento delle infezioni parassitarie e quella del volo del robot moscerino costruito dai ricercatori dell'università olandese di Delft.
