In cartellone sabato 8 dicembre alle 20.45 al Teatro di Locarno “Finché social non ci separi” di e con Katia Follesa e Angelo Pisani
LOCARNO - Dal palcoscenico di Zelig ci hanno fatto sbellicare dalle risate: Katia con la sua compagna d’avventure Valeria Graci (Katia & Valeria, ndr), mentre Angelo lo abbiamo visto vestire i panni di Capsula, nei Pali e Dispari, in compagnia di Marco Silvestri (Nucleo).
Ora, Katia e Angelo - coppia sul palcoscenico ma anche nella vita - hanno scelto di dirsi tutto, mettendo addirittura nero su bianco i difetti dell’uno e dell’altra: lei ha stilato un elenco di quelli di lui, e lui quelli di lei.
Da quegli interminabili elenchi ha preso forma “Finché social non ci separi”, spettacolo durante il quale il pubblico viene immediatamente chiamato a interagire… E chiaramente a suon di difetti...
Angelo, a chi è venuta l’idea delle fatidiche liste?
«Questo spettacolo è nato dopo una separazione durata due anni: non che tra me e Katia mancasse il sentimento, ma proprio perché si è era inceppato un ingranaggio: ovvero, non riuscirsi a dire le cose in faccia per paura di fare rimanere male l'altro... E nel momento in cui abbiamo iniziato a riavvicinarci, circa un anno fa, siamo ripartiti proprio da quelle cose che una volta ci saremmo detti in malo modo, utilizzando però la nostra arma: l'ironia... Da qui sono nate le liste, che chiaramente sono molto sbilanciate... (ride)».
Che vuoi dire?
«Io di suoi difetti ne ho scritti meno... Ma fa parte dei giochi... (ride)».
Qual è il primo difetto che le hai fatto notare?
«Sostanzialmente sono due: il disordine e quella sua tendenza di smettere di ascoltare a tre quarti della frase... (ride)».
E lei, invece?
«Che sono pignolo: in ciò che faccio, ma anche perché cerco di dare sempre una spiegazione a tutto...».
Dalla tua esperienza, reputi quindi questa una buona soluzione per evitare inutili litigi?
«Direi di sì, credo sia giusto dirsi tutto. Anche se è vero che non è sempre possibile ironizzare...».
Qualche litigata tra voi immagino ci sia tuttora...
«Certo, come no... Ma con una partenza diversa...».
Che c’entrano i social in tutto questo?
«Nella coppia, ormai, il social media è un elemento da cui non si prescinde...».
Raccontami del coinvolgimento del pubblico…
«All’inizio daremo un numero di telefono, chiedendo agli spettatori di inviarci il difetto o i difetti del proprio partner. Difetti che verranno letti in maniera chiaramente anonima in più momenti dello spettacolo… Ma non è tutto, il coinvolgimento di coloro presenti in sala proseguirà fino al giorno dopo...».
I lettori sono curiosi: come è nato l’amore tra te e Katia?
«È venuta a vedermi a Zelig e da quegli istanti abbiamo iniziato a frequentarci...».
Avete figli?
«Agata. Compirà nove anni a gennaio».
Torniamo sul palcoscenico: il progetto Pali e Dispari è in standby?
«Nella vita non si può mai sapere, ma ad oggi non ha possibilità di ripresa. Fondamentalmente, forse, non cercavamo più la stessa cosa: io volevo provare col cinema, col teatro, mentre Marco, per indole, ha più interesse nel cabaret».
E Katia & Valeria, invece?
«Anche loro, come è accaduto a me e a Marco, sentivano la necessità di volersi declinare in maniere diverse...».
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