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«Nella vita vera sarei di sicuro un pessimo astronauta» Parola di Ryan Gosling che ne ”Il primo uomo“ interpreta Neil Armstrong: «Era sempre altruista e umile, anche quando l'attenzione era tutta su di lui»
PARIGI - Sempre diretto da Damien Chazelle ma in una pellicola che non potrebbe essere più diversa dal pluripremiato “La la Land”: ne “Il primo uomo”, infatti, Ryan Gosling veste i panni dell'astronauta Neil Armstrong.
Ryan, il viaggio sulla luna è stato molto meno romantico di quanto ce li si immagini. Tu che ne pensi?
Penso che non sia poi così vero. È stata una cosa molto autentica e viscerale, ci sono stati tanti sacrifici e tante emozioni. E le storie che ci sono dietro ai personaggi sono davvero affascinanti.
Allo spettatore sorge spontanea la domanda: ma ne valeva davvero la pena?
È un po' il tema di diversi film di Damien: qual è il prezzo che richiede la grandezza? E ne vale poi la pena? E secondo me il dubbio, l'incertezza, è proprio la risposta.
Neil Armstrong non ha mai voluto una vita sotto i riflettori. È una cosa che avete in comune?
Certamente è una cosa di lui che rispetto molto. Con sua moglie Janet hanno vissuto le loro vite in maniera disinteressata, per una causa più alta. Se ascolti le interviste che ha rilasciato ai tempi è una cosa impressionate: vedeva tutto in un contesto più ampio. Ha fatto quel “piccolo grande passo” senza mai dimenticare le centinaia, migliaia di persone che avevano reso quell'impresa possibile. È sempre stato altruista e umile anche quando l'attenzione era tutta su di lui.
E tu, saresti un buon astronauta?
No, assolutamente! Sarei davvero pessimo! Se ci fosse un elenco con tutte le caratteristiche che un astronauta NON dovrebbe avere – ecco – quelle probabilmente sarebbero tutte mie (ride).
