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Questa volta Sortino si gioca..."Tutto in 7 giorni"

CANTONEQuesta volta Sortino si gioca..."Tutto in 7 giorni"

05.11.18 - 06:01
Il 13esimo film del vulcanico regista ticinese sarà proiettato al Forum di Bellinzona giovedì 8 novembre
Silvia Fanoni
Questa volta Sortino si gioca..."Tutto in 7 giorni"
Il 13esimo film del vulcanico regista ticinese sarà proiettato al Forum di Bellinzona giovedì 8 novembre

LUGANO - Giovedì 8 novembre il Cinema Forum di Bellinzona ospiterà la proiezione di "Tutto in 7 giorni", l'ultimo film di Carlo Sortino. Cantante, entertainer, regista e da qualche tempo anche personaggio cult del Web, Sortino ci ha raccontato come è nato questo nuovo capitolo della sua storia artistica.

È il tuo 13esimo film. Sai che dicono che il numero 13 porta male: hai fatto qualcosa per esorcizzare la malasorte?

«Innanzitutto c'è un corto, che ho girato prima di questo film, e quindi potrebbe essere quello il 13esimo e questo il numero 14... (ride, ndr)».

...e quindi la sfortuna se l'è presa quell'altro...

«Sì, se l'è presa il corto! (altre risate, ndr)».

C'è anche un omaggio che ti hanno fatto dei cineasti italiani...

«Un docu-film di 9 minuti che mi hanno dedicato dei ragazzi di Milano. Si chiamano La Maladolescenza e mi hanno chiesto di potermi filmare mentre ero sul set, e gliel'ho concesso. Nessuno ha ancora visto niente, sarà tutto presentato giovedì».

Avrà poi una distribuzione a sé stante?

«Io lo metterò sul mio canale YouTube, mentre loro useranno quelle immagini per un montaggio di vari film indipendenti in viaggio per l'Italia. Sono andati in giro per vedere altri set, tutte realtà di nicchia...».

Di cosa parla "Tutto in 7 giorni"?

«È la storia di un uomo di quasi 70 anni che va al ristorante con la moglie ma incontra una donna che cambia la sua vita. È una cameriera, e il film inizia con lei che dice "Sono stufa della vita che faccio, il primo vecchio che incontro cerco di portargli via dei soldi". Allora mi fa questo brutto scherzo e mi fa innamorare al ristorante. Mi versa del vino addosso, mi porta in toilette, mi pulisce, mi dà un bacio e mi lascia il suo biglietto da visita e, da quel momento, escono fuori i miei casini».

Che succede poi?

«Succede che io m'innamoro... "Tutto in 7 giorni" vuol dire che per sei giorni mi fa soffrire: è un continuo chiedere denaro - dato che è stata licenziata perché mi ha versato addosso il vino, poi la porto in Francia e così via. Lei inventa ogni giorno una scusa e non mi permette di concludere. Il settimo giorno, finalmente, m'invita a casa sua e... c'è il colpo di scena finale. La morale è che gli uomini di 60 o 70 anni non si devono innamorare delle ragazze. Non pensate di piacere loro, se lo fanno è perché mirano ai vostri soldi».

È un messaggio amaro...

«Un messaggio forte! Ci sono cascato anch'io, ci cascano tutti alla mia età...».

Chi ha voluto accanto a te?

«C'è Marina Sokolova che ha già fatto "Amore Crononauta" e poi c'è Zahra Rusconi che è molto conosciuta in Ticino. Lei fa la parte di mia moglie, è molto brava».

Qualche curiosità dal set?

«Eravamo a Cannes a girare durante il periodo del Festival del cinema: eravamo vestiti eleganti e venivamo assaliti dai fotoreporter che ci immortalavano. È stata una cosa simpaticissima e quelle scene ci sono anche nel film. Quei fotografi non erano comparse, è successo davvero. Poi... io ho iniziato con i fotoromanzi e ci sarà un omaggio nel film. Abbiamo girato una scena e ci siamo accorti solo in seguito che l'audio non era stato registrato. Così l'ho montata con i fumetti al posto della voce, richiamando quello che facevo una volta. O ancora: porto la ragazza al cinema e sul grande schermo appare un mio film, "L'Autostop". Abbiamo girato al Ciak di Mendrisio, grazie ad Alberto Meroni».

Hai preparato qualcosa di speciale per la proiezione dell'8 novembre al Forum di Bellinzona?

«Ci sarà un rinfresco, con buon cibo e spumante - anche per festeggiare il mio compleanno. Ci saranno diversi ospiti: proprio Alberto Meroni con tutto il suo staff alla firma della moda Tosetti, di Como; Fabrizio Arigoni, che verrà con due ballerine e reclamizzerà il suo spettacolo di dicembre "Paris Can Can" e io sarò ospite anche da lui; musicisti giovani, come Step One e Nik Evans; ci sarà anche chi arriverà da Novara e da Verbania... Ci sarà tanta gioventù: piaccio ai giovani, mi vedono un po' come il "papino"...».

La prova del tuo appeal sui giovani è "L'Autostop", che è diventato un cult su YouTube con 1,3 milioni di visualizzazioni...

«Oggi lo guardavo e siamo a 1 milione 347 mila visualizzazioni. Devo dirti che sui miei due canali YouTube ho superato le due milioni di views...Dopo che "Vice" mi ha fatto un articolo, paragonando "L'Autostop" a "The Lady" di Lory Del Santo (capolavoro del trash italiano, ndr), le visite sono schizzate».

Sei stato anche premiato...

«Sì, l'anno scorso a Milano mi hanno dato "Il tuo tubo" durante una serata Lion’s Movie & Food. Infatti nella foto mi vedi con un tubo in mano (c'è anche mia figlia)».

Domani compi 69 anni: stai pensando alla pensione o andrai avanti a fare film come Clint Eastwood, che ne ha 88, o come Manoel de Oliveira che ne aveva 106?

«(ride, ndr). Vado dove mi porta il cuore, anzi dove mi porta la salute. Non smetterò mai: la pensione nella vita di tutti i giorni è già arrivata, ma la pensione artistica non ci sarà mai».

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