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Gotthard: con Leo dentro il rock'n'roll di “Bye Bye Caroline”

CANTONEGotthard: con Leo dentro il rock'n'roll di “Bye Bye Caroline”

26.10.18 - 06:01
In attesa di ascoltare “Defrosted 2”, album dal vivo (unplugged) in uscita - in doppio cd e quadruplo vinile - il prossimo 7 dicembre, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Leo Leoni
FOTO DAVIDE GIORDANO/TIO.CH/20 MINUTI
Leo Leoni, classe 1966.
Leo Leoni, classe 1966.
Gotthard: con Leo dentro il rock'n'roll di “Bye Bye Caroline”
In attesa di ascoltare “Defrosted 2”, album dal vivo (unplugged) in uscita - in doppio cd e quadruplo vinile - il prossimo 7 dicembre, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Leo Leoni

LUGANO - Leo è una rockstar, eppure non lo dà a vedere. Semplice, genuino, cortese, spontaneo: «un vero gentleman», come lui stesso, del resto, ha definito il collega e amico Francis Rossi, co-fondatore e mente degli Status Quo, con cui, in compagnia di Nic Maeder, la voce dei Gotthard, ha messo a punto uno dei due inediti (nonché singoli) - registrati in studio - che completano l'imminente produzione discografica dei Gotthard.

Parliamo di “Bye Bye Caroline”, in rete (con tanto di video) dallo scorso 5 ottobre.

Leo, raccontami del primo incontro con Francis Rossi…

«Risale a tanti anni fa, quando ci ritrovammo a condividere per la prima volta il palco con gli Status Quo, in occasione di alcuni concerti in Germania. All’epoca c’era ancora Steve. Dopodiché, nel corso degli anni, ci siamo rivisti nel backstage di vari festival… Ma il tempo, in quelle situazioni, non gioca sempre a tuo favore… L’incontro decisivo per la realizzazione di “Bye Bye Caroline” è avvenuto la scorsa primavera, nell’ambito del tour “Rock Meets Classic”: io, Nic, Francis, così come Michael Sadler dei Saga e altri eravamo della partita…».

E il tempo, in questo caso, ha giocato dalla vostra parte…

«Beh, sì… Avevamo i camerini l’uno accanto all’altro e, inevitabilmente, nei corridoi ci si incontrava spessissimo… Un giorno, poi, gli ho proposto di fare un pezzo insieme…».

E lui?

«Inizialmente, era un po’ scettico, ma il giorno successivo si è presentato con una chitarra acustica e mi ha detto, accennandomi il giro: “Che ne pensi?”. “Bye Bye Caroline” è nata così».

FOTO DAVIDE GIORDANO/TIO.CH/20 MINUTI

Alla base del pezzo c’è “Caroline” degli Status Quo, storico brano datato 1973. Per quale motivo l’ispirazione nasce proprio da quella hit?

«In realtà solo in un secondo tempo, durante lo sviluppo della canzone, “Caroline” ha giocato un ruolo importante. Perché? Come tutti i chitarristi della mia generazione, oltre a “Smoke On The Water” dei Deep Purple, nei miei ascolti da ragazzino, c'erano ovviamente anche gli Status Quo. E poi, “Caroline” è un pezzo che, tra una jam e l'altra nel nostro locale prove, abbiamo suonato molto spesso...».

A Francis l'accostamento tra le due canzoni è piaciuto immediatamente?

«No, devo dire di no... Per qualche motivo, inizialmente, era dell’opinione che potessero nascere storie...».

Come sei riuscito a convincerlo?

«Raccontandogli di “Johnny B. Goode” e di “Bye Bye Johnny”: brani di Chuck Berry entrambi ripresi, tra l'altro, anche dagli Status Quo...».

FOTO DAVIDE GIORDANO/TIO.CH/20 MINUTI

Ti ha detto chi era (o chi è) Caroline?

«Sì... Una fan...».

Raccontami le registrazioni...

«Sono state effettuate in parte qui e in parte a Londra, nel suo home studio...».

Quindi Francis si è fermato per un po’ in Ticino?

«No, abbiamo registrato a distanza... Grazie a internet siamo stati comunque costantemente in contatto...».

Ma tu e Nic siete stati a Londra, però... Giusto?

«Sì, a finire le voci e altre cose…».

Da quelle parti avete girato anche il video…

«Sì, certo... La Telecaster (verde) che utilizzo nel clip, tra l’altro, è quella “storica” di Francis...».

Veniamo a “Defrosted 2”: raccoglie registrazioni di più concerti oppure si tratta di un'unico live?

«Abbiamo registrato tutte le tappe del tour ma alla fine abbiamo scelto una sola data, quella di Brema (20 marzo 2018), a cui, in seconda battuta, tramite overdub, abbiamo aggregato archi e altri ingredienti… Come avevamo fatto anche con “D Frosted” (BMG, 1997), del resto...».

All’interno dell’album, oltre a “Bye Bye Caroline”, figurerà un altro inedito, “What I Wouldn’t Give”... Che vuoi dirmi al riguardo?

«Si tratta di una ballad. E sarà il secondo singolo estratto dal disco: l’uscita è prevista a inizio novembre. Per entrambi gli inediti, in ogni caso, pubblicheremo due versioni di ognuno, una acustica e una elettrica…».

 

 

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