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SVIZZERATina Turner: «In Svizzera sto bene e mi sento al sicuro»

08.10.18 - 14:00
La grande cantante si racconta nell’autobiografia “My Love Story”, di prossima uscita anche in italiano (HarperCollins Italia)
Keystone
Tina Turner, 78 anni.
Tina Turner, 78 anni.
Tina Turner: «In Svizzera sto bene e mi sento al sicuro»
La grande cantante si racconta nell’autobiografia “My Love Story”, di prossima uscita anche in italiano (HarperCollins Italia)

ZURIGO - Oggi Tina Turner ha 78 anni e, come ben sappiamo, dal 1994 vive a Küsnacht (ZH) con Erwin Bach, con cui è convolata a nozze nel 2013.

Tina ha deciso di mettere ancora una volta nero su bianco la sua vita, dopo “I, Tina” (Morrow & Co.) del 1986 - focalizzato prevalentemente sulla relazione con l’ex marito Ike Turner - da cui fu tratto il film del 1993 “What’s Love Got To Do With It” diretto da Brian Gibson.

Ora, chiaramente, Tina Turner parla anche della Svizzera. «Cosa mi piace? Tutto!», scrive la cantante, come riporta il Blick, che ha avuto modo di leggere in anteprima alcuni passaggi del testo.

«In qualche modo il paesaggio mi ricorda il Tennessee, dove sono cresciuta, in particolare i prati e le fattorie - spiega - Ma mi piace anche visitare le città, con i loro edifici storici meravigliosamente conservati. Mi sorprende sempre inoltre quanto sia pulito da queste parti: l'aria è così pura che un respiro sembra un sorso d’acqua fredda».

«Amo molto anche i cambiamenti delle stagioni - prosegue - In Svizzera, ad esempio, c'è un vero inverno, con una neve perfetta».

Dopo i numerosi apprezzamenti del territorio, non mancano le lodi alla legge, perché, dice, «in Svizzera viene applicata». «Se in auto sei troppo veloce, ti salta la patente». «Anche la puntualità è importante: una volta sono arrivata con un leggero ritardo ad un evento e sono stata rimproverata. Anche le celebrità non dovrebbero arrivare in ritardo… Non me lo sono fatta dire due volte...».

«Anche la gentilezza in Svizzera è all’ordine del giorno», sostiene Tina. «Al supermercato, alla stazione di servizio… C’è sempre un’accoglienza straordinaria… Buongiorno, buonasera...». «In America, invece, si tende ad essere più sbrigativi…».

Nelle righe successive, la cantante racconta anche di quando, dopo la domanda di naturalizzazione svizzera, si è ritrovata davanti alla commissione: «"Sa che prima di fare domanda di naturalizzazione deve parlare il tedesco?", mi chiese un uomo con voce profonda». «E io risposi: «Sì, in tedesco posso dirle chi sono, quanti figli ho e da dove vengo...».

E poi aggiunge: «Mettiamola così: in Svizzera sto bene e mi sento al sicuro».

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