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BEDANONell'ex fabbrica, ha creato «una fucina di cinema»

04.10.18 - 06:01
Il regista Marco Cassiano ha dato vita a una sala di produzione per cineasti indipendenti, in duecento metri quadri lasciati liberi dalla ditta Datamars
foto Videus
Marco Cassiano dietro alla cinepresa
Marco Cassiano dietro alla cinepresa
Nell'ex fabbrica, ha creato «una fucina di cinema»
Il regista Marco Cassiano ha dato vita a una sala di produzione per cineasti indipendenti, in duecento metri quadri lasciati liberi dalla ditta Datamars

BEDANO - Al cinema in Ticino «manca qualcosa». Anzi mancava, fino a poco fa. Da lunedì il cineasta indipendente Marco Cassiano (I Signori del Destino, 2016) ha riempito il “buco” aprendo una sala di produzione a Bedano. Sei locali nell'ex fabbrica Datamars, cineprese, riflettori, l'arsenale completo del mestiere. L'occorrente per creare «una fucina di talenti del territorio».

Questo, almeno, è il progetto di Cassiano. Un passato nel marketing con incursioni nella letteratura (con il Caffè Culturale di Lugano) il 50enne romano trapiantato sul Ceresio si è buttato «a tempo pieno» nel cinema due anni fa. Con l'associazione Videus ex machina ha lanciato un programma a sostegno delle produzioni indipendenti locali.

«L’idea è di permettere ai progetti più interessanti di trovare un sostegno produttivo e vedere finalmente la luce, come accadeva nel mondo del cinema negli anni ’50-‘70» afferma. L’associazione, dopo un processo di selezione, diventa co-produttrice degli aspiranti cineasti offrendo «un contributo sotto forma di attrezzatura e consulenza, coprendo i costi di produzione fino all'80 per cento. In cambio – spiega – non riceviamo alcun compenso, ma una quota nella produzione pari al valore del contributo offerto. Questo per dimostrare che crediamo nei progetti». 

Il tutto, tiene a precisare il regista, «senza gravare sul finanziamento pubblico». La sua non è una critica all'ecosistema cinematografico ticinese, fatto di (pochi) produttori e scarsi investimenti privati. Piuttosto un auspicio: «Vogliamo sprigionare quelle energie creative, e sono tante, che oggi non trovano sbocco nei canali istituzionali. Molti capolavori nella storia del cinema sono stati snobbati, all'inizio, e poi si sono rivelati dei successi. Speriamo di scoprirne qualcuno». 

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