Il regista Marco Cassiano ha dato vita a una sala di produzione per cineasti indipendenti, in duecento metri quadri lasciati liberi dalla ditta Datamars
BEDANO - Al cinema in Ticino «manca qualcosa». Anzi mancava, fino a poco fa. Da lunedì il cineasta indipendente Marco Cassiano (I Signori del Destino, 2016) ha riempito il “buco” aprendo una sala di produzione a Bedano. Sei locali nell'ex fabbrica Datamars, cineprese, riflettori, l'arsenale completo del mestiere. L'occorrente per creare «una fucina di talenti del territorio».
Questo, almeno, è il progetto di Cassiano. Un passato nel marketing con incursioni nella letteratura (con il Caffè Culturale di Lugano) il 50enne romano trapiantato sul Ceresio si è buttato «a tempo pieno» nel cinema due anni fa. Con l'associazione Videus ex machina ha lanciato un programma a sostegno delle produzioni indipendenti locali.
«L’idea è di permettere ai progetti più interessanti di trovare un sostegno produttivo e vedere finalmente la luce, come accadeva nel mondo del cinema negli anni ’50-‘70» afferma. L’associazione, dopo un processo di selezione, diventa co-produttrice degli aspiranti cineasti offrendo «un contributo sotto forma di attrezzatura e consulenza, coprendo i costi di produzione fino all'80 per cento. In cambio – spiega – non riceviamo alcun compenso, ma una quota nella produzione pari al valore del contributo offerto. Questo per dimostrare che crediamo nei progetti».
Il tutto, tiene a precisare il regista, «senza gravare sul finanziamento pubblico». La sua non è una critica all'ecosistema cinematografico ticinese, fatto di (pochi) produttori e scarsi investimenti privati. Piuttosto un auspicio: «Vogliamo sprigionare quelle energie creative, e sono tante, che oggi non trovano sbocco nei canali istituzionali. Molti capolavori nella storia del cinema sono stati snobbati, all'inizio, e poi si sono rivelati dei successi. Speriamo di scoprirne qualcuno».