«Non voglio combattere la battaglia di troppo. Ho avuto una carriera talmente eccezionale da non voler fare il film in più» ha confessato l'attore 82enne a "Le Monde"
PARIGI - Alain Delon all’età di 82 anni, dopo una carriera «eccezionale», dice addio al mondo del cinema: «Non voglio combattere la battaglia di troppo - ha spiegato in una lunga intervista con “Le Monde” -. Non voglio fare il film in più».
L’attore, protagonista di 80 pellicole con alcuni fra i pìù grandi registi, ha scelto di lasciare il grande schermo, ammettendo: «I registi con i quali potrei girare sono morti. Oggi non vedo chi potrebbe farmi fare un film. O allora, dovrebbe propormi una storia da impazzire».
Delon ha ammesso però che gli piacerebbe prima recitare nella pièce “Le Crepuscule” di Jeanne Fontaine, se la salute glielo permetterà.
Quali sono i rimpianti dell'attore di 82 anni, dopo una vita passata nel cinema? «Fare un film diretto da una donna - ha ammesso -. Vi rendete conto? Non mi è mai successo». E sono proprio le donne «a volermi , a farmi, a darmi tutto - ha spiegato -. Nei loro occhi volevo vedere che io ero il più bello, il più grande, il più forte e per questo divento attore».
Attore. «Non “comedien” - ci tiene a sottolineare Delon -. Comedien è una vocazione. Lo si vuole diventare come autista di taxi o fornaio. È la differenza essenziale fra Belmondo e Delon. Io sono un attore, Jena-Paul è un comedien. Un comedien recita, passa anni a imparare, mentre l’attore vive. Io ho sempre vissuto i miei ruoli. Un attore è un incidente. Io sono un incidente. La mia vita è un incidente. La mia carriera è un incidente».
Nel 2012 all'attore è stato consegnato a Locarno il Pardo d'Oro alla carriera.