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CHIASSORadio Gwendalyn, tutte le novità della prossima stagione

04.09.18 - 06:01
Il 30 settembre si conclude la campagna di raccolta fondi per sostenere l'emittente indipendente e i suoi numerosi progetti
Radio Gwendalyn
Radio Gwendalyn, tutte le novità della prossima stagione
Il 30 settembre si conclude la campagna di raccolta fondi per sostenere l'emittente indipendente e i suoi numerosi progetti

CHIASSO - Lunedì 1° ottobre prende il via la nuova stagione di Radio Gwendalyn. Negli scorsi mesi sono cambiate tante cose nell'emittente indipendente nata a Chiasso. La scorsa primavera è stato costituito un nuovo comitato, alla cui guida sono stati nominati Herbert Pacton e Kavashar Ratman. Fino al 30 settembre è poi in corso una campagna di raccolta fondi che potrà dare «la possibilità di continuare a vivere in qualità di unica radio indipendente ticinese, ma anche di allargare la Famiglia Gwen» 

Perchè in primavera avete deciso di far diventare Radio Gwendalyn una vera e propria Associazione?

Herbert Pacton: «Radio Gwendalyn si è ingrandita molto dalla sua fondazione 10 anni fa ed è recentemente entrata in DAB+: c’era bisogno di creare una struttura più semplice affinché il gruppo potesse lavorare in maniera più efficiente e organizzata. Per questo abbiamo creato una nuova associazione: il Comitato è stato ridimensionato permettendoci di essere più ordinati nelle miriadi di decisioni che prendiamo ogni giorno in radio. Abbiamo inoltre rivisto lo statuto tenendo però presente lo spirito fresco e indipendente che in tutti questi anni ha caratterizzato
Radio Gwendalyn. Due sono i maggiori obiettivi prefissati: essere maggiormente presenti sul territorio e aumentare i soci sostenitori della radio».

Come sta procedendo la campagna di raccolta fondi?

HP: «Sta procedendo bene: in due mesi abbiamo raccolto quasi 100 adesioni per un totale di circa 2000 franchi. Ci stiamo muovendo per raccoglierne altri: non essendo riconosciuti dalla Confederazione come radio complementare della Svizzera italiana, dobbiamo trovare da soli il sostegno necessario per coprire i costi. Non sono tanti ma neanche pochi: si tratta soprattutto dell’affitto dell’antenna DAB+, l’affitto dello studio e i diritti della musica, per nominarne alcuni. Nel contempo ci teniamo ad avvicinare sempre nuovi collaboratori volontari, interessati a questo magnifico mondo. Radio Gwen è costantemente alla ricerca di nuove leve, di qualsiasi età che desiderino avvicinarsi e scoprire il mondo radiofonico. Per diventare soci di Radio Gwendalyn basta cliccare qui».

C’è poi il progetto di Radio Casvegno che continua…

Niccolò Giansante: «Il progetto di radiofonia socio-culturale di Casvegno continua come spazio d’incontro, di espressione e di scambio tra le persone. Dallo scorso anno il gruppo di lavoro di Radio Casvegno s’impegna a creare le “Pillole di Casvegno”, registrazioni della durata media di cinque minuti che accompagnano quotidianamente durante tutto l’anno il palinsesto radiofonico di Radio Gwendalyn. Da quest’anno verrà inserito un momento in cui le persone presenti anche al di fuori dello studio potranno ascoltare la sessione radiofonica. Questo spazio, dedicato all’ascolto e all’incontro, si chiamerà Radio Casvegno Live! e inviterà con una certa regolarità ospiti della cultura ticinese e dintorni. Una dimensione del progetto radiofonico che vuole dare ancora più importanza all’aggregazione, all’inclusione e allo scambio culturale.

Con Nettune Radios allevate le “nuove leve” del panorama radiofonico ticinese?

HP: «Certo! Diversi studenti delle scuole superiori, dopo aver terminato il loro percorso di studio, hanno intrapreso un percorso radiofonico. Questo ci rende molto fieri: cerchiamo di avvicinare giovani dai 14 ai 19 anni a un mondo tanto affascinante quanto misterioso. Al giorno d’oggi, nella nostra opinione, siamo molto abituati a comunicare attraverso il computer e lo smartphone, bombardati costantemente da immagini. Noi mostriamo quanto è importante poter creare dei mondi anche senza immagini attraverso un microfono e la propria immaginazione. Ad oggi il progetto è al 4° anno e conta 4 licei: Radio LiMe (Mendrisio), Radio JungleCiani (Lugano 1), Radio Wow (Lugano 2) e Radio Polistirolo (Liceo di Locarno), ultimo entrato nel network. Ogni radio ha una redazione e i redattori si occupano dei programmi radiofonici e della gestione delle dirette settimanali. Le ragazze e i ragazzi seguono eventi esterni al loro ambito scolastico. Per esempio saranno in diretta ogni giorno dal FIT Festival a Lugano, dal 26 settembre al 7 ottobre. Cerchiamo di arricchirli di cultura e di avvicinarli al mondo della comunicazione che richiede diverse regole: saper esprimersi correttamente, arricchire l’ascoltatore, essere puntuali, saper ascoltare e non da meno: avere tanta fantasia.
Quando vediamo i giovani maturare dietro il microfono anno dopo anno soprattutto con nuove idee e una marcia in più, per noi questo è il regalo più bello che possiamo ottenere.

Promettete tanta nuova musica, soprattutto quella che non si sente sulle altre emittenti: qualche nome?

Enrico Mangione: «Direi più che nomi di musicisti, si tratta di generi. Ad esempio già adesso la mattina dalle 7 alle 9.30 trasmettiamo Blues, Skiffle, Northern Soul, Surf e uno spazio dedicato alle raccolte compilate dai Cramps selezionando il meglio della loro sterminata collezione di dischi. Sempre al mattino dalle 9.30 a mezzogiorno trovate musica subsahariana, Afro Beat,
giamaicana, medio orientale e sud americana. Oppure la sera dopo le 24 per tutta la notte passa dell’ottimo jazz, psych rock, musica sperimentale. Al mattino presto dalle 5 alle 7 trasmettiamo musica classica e contemporanea.
Cerchiamo di prestare molta attenzione a quello che succede intorno a noi per questo le novità discografiche vengono selezionate ed inserite nella rotazione settimanalmente. Stiamo lavorando per inserire l'elettronica ed il metal. E ci stiamo preparando anche a una selezione di musica svizzera e nostrana. Il nostro intento è dare voce a tutte le nicchie e le subculture cercando nel nostro piccolo di colmare il vuoto lasciato dalla programmazione essenzialmente pop delle radio commerciali».

Come funziona il programma di scambio linguistico tra le radio svizzere?

Luisa Rusconi: «Partendo dal presupposto che la Svizzera è un paese molto variegato ci siamo chiesti: “Perché non condividere tra le diverse aree linguistiche ciò che c'è di più interessante a livello creativo e culturale?”. È nata così ZZAFF!. La sua particolarità è che tutte le radio del progetto - Radio Vostok di Ginevra e dalla nuova stagione Radio 3FACH di Lucerna - devono produrre una puntata mensile nella lingua dell’area linguistica delle altre radio partner, le quali non mandano in onda la propria puntata bensì solo quelle prodotte negli altri cantoni. Questo per invogliare gli ascoltatori delle altre regioni a visitare il Ticino, oltre che a informarsi su ciò che propone il nostro panorama culturale e scoprire realtà che sono perlopiù conosciute dai locali. L'esperimento è interessante anche per stimolare i ticinesi stessi a confrontarsi con le altre lingue nazionali in una maniera più informale. Inoltre invitiamo i nostri ospiti a rispondere alle interviste in francese o in tedesco mettendoli alla prova. È un modo di venirci incontro. Dopotutto siamo tutti svizzeri, la differenza linguistica è la nostra forza e vale la pena sfruttare appieno questo patrimonio!».

La cultura avrà un ruolo ancora maggiore nel palinsesto?

Alan Alpenfelt: «La cultura che proponiamo è espressa soprattutto attraverso le proposte musicali e i progetti socio-culturali. Abbiamo voluto avviare un progetto pilota con alcuni studenti universitari dell’USI. Si tratta di una redazione di approfondimento culturale che andrà in onda ogni settimana. Si chiama Spazio Piuma. L’intento è di dare uno sguardo sulle attività culturali del territorio ticinese, in particolare quelle dei comuni e delle associazioni. Ci teniamo a dare uno spazio d’incubazione agli universitari per mettere in pratica quello che studiano e allo stesso tempo offrire un servizio alla popolazione».

Invece la postazione dj per chi è incolonnato a Chiasso?

Costanzo Luca: «Si chiama GLAÇE. Questo progetto nasce principalmente dall’idea di valorizzare dj e collezionisti di vinili delle nostre zone, un buon modo per diffondere buona musica e magari far incuriosire i passanti di via Livio a Chiasso. Inviteremo a cadenza regolare un collezionista di musica a suonare direttamente in vetrina, per la maggior parte in vinile. Significa che i passanti e le persone incolonnate in strada vedranno un set dj, sperando di incuriosirli. La musica verrà trasmessa su Radio Gwendalyn in DAB+, web e probabilmente… anche in strada. Questi dj set in vetrina sono anche un nostro "tributo" a due radio che noi stimiamo tantissimo: Radio Raheem di Milano e Red Light Radio di Amsterdam».

Avete una richiesta da fare a chi gestisce la politica culturale in Ticino?

Sebastiano Marvin: «Il DECS ha recentemente deciso di premiare la politica culturale del Comune di Chiasso, garantendogli un finanziamento fino al 2020. Più che una richiesta, abbiamo quindi due speranze. La prima, quella di poter rientrare a tutti gli effetti, in quanto radio culturale, nel progetto di politica culturale del Comune in cui siamo nati e da cui da ormai 10 anni trasmettiamo i nostri programmi. La seconda, quella di vedere in Ticino sempre più Comuni che, come Chiasso, portano avanti con decisione una politica culturale coerente e lungimirante per il bene di tutti». 

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