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Sabrina Salerno: «Quella con la Fox era una finta rivalità»

CANTONESabrina Salerno: «Quella con la Fox era una finta rivalità»

26.07.18 - 06:01
Da domani a mercoledì 1. agosto si terrà la settima edizione dell'Agno Open Air Festival: madrina della serata di domenica 29 luglio sarà nientemeno che Sabrina Salerno, autentica icona degli anni '80
FOTO ALBERTO BUZZANCA
Sabrina Salerno, classe 1968.
Sabrina Salerno, classe 1968.
Sabrina Salerno: «Quella con la Fox era una finta rivalità»
Da domani a mercoledì 1. agosto si terrà la settima edizione dell'Agno Open Air Festival: madrina della serata di domenica 29 luglio sarà nientemeno che Sabrina Salerno, autentica icona degli anni '80

AGNO - Musica per tutti i gusti e tanto divertimento per questi ultimi giorni di luglio che ci proiettano dritti verso la Festa Nazionale. Nel corso del festival, sul palco, difatti, tra gli altri, approderanno la Luca Princiotta Band e i Vomitors - nella serata di domani, intitolata “Rock In Eclipse” -, i Make Plain e Sebalter - sabato, nell'ambito del “Folk Festival”, così come - martedì, nella “Notte dei Tributi”, la Vascombriccola (tributo a Vasco Rossi), Bandaliga (Ligabue) e gli Up & Up (Coldplay).

Sabrina Salerno sarà la grande protagonista di “Party ‘80”, la serata di domenica. Le abbiamo posto alcune domande.

Sabrina, se dovesse descrivere molto in sintesi gli anni ‘80 ai giovani di oggi, che direbbe?

«Musicalmente, tante canzoni da cantare. Per quanto riguarda la moda, sicuramente gli anfibi e il chiodo: due capi che non tramonteranno mai».

Come ricorda i suoi primi passi nel mondo della musica con Claudio Cecchetto?

«Claudio Cecchetto è stato colui che mi ha prodotto e portato al successo nella musica. Avevo già comunque iniziato a lavorare in tv con Dorelli, Manfredi e, a “Grand Hotel”, con Paolo Villaggio».

In quel periodo cosa ascoltava?

«David Bowie e Duran Duran».

A quale dei suoi successi è più legata?

«Più che ad una canzone in particolare, sono legata al mio primo concerto davanti a 40mila persone all’Olimpiyskiy Stadium di Mosca...».

“Like a Yo-Yo” e “Pirate of Love”, che troviamo nell’album “Super Sabrina” (1988), portano la firma di Giorgio Moroder. Come nacque la collaborazione con il grande produttore?

«Fu un amico comune a metterci in contatto… Oltre che con Moroder, in quel disco, ho avuto la fortuna di collaborare con il trio di produttori britannico Stock Aitken Waterman, che per me scrisse e produsse “All of Me”».

All’inizio degli anni ‘90 ha unito le forze con Jo Squillo. Come ha preso forma quella collaborazione? Una collaborazione tra due artiste musicalmente così diverse, una proveniente dal punk rock e l’altra dalla dance pop...

«Fu Jo a contattarmi e a propormi “Siamo donne”... Una canzone che, a distanza di 27 anni, è ancora un vero e proprio tormentone».

Nel 2010, in duetto con Samantha Fox, ha pubblicato la cover dei Blondie “Call Me”. Ma negli anni ‘80 lei e la Fox non eravate rivali? E perché la scelta di questo brano?

«Quella con Samantha era una finta rivalità! E otto anni fa abbiamo deciso di uscire allo scoperto incidendo “Call Me”... Fui io a proporre a Sam quel pezzo, amo molto Debbie Harry e il suo gruppo».

Nel corso degli anni l’abbiamo vista spesso anche in tv e al cinema: in quale dimensione si sente meglio?

«In tutte! Dipende dai periodi e da cosa mi viene proposto... Anche il teatro, vorrei aggiungere, mi ha dato molto...».

Oggi suo figlio Luca Maria ha 14 anni: che tipo di mamma è Sabrina Salerno?

«Luca Maria è molto responsabile e ha un carattere molto forte. Quindi, sono io a soffrire di più quando parto. Mio marito fa anche un po’ da “mammo”...».

Oggi che tipo di musica ascolta?

«Un po’ di tutto. L’ultimo singolo che ho comprato, ad esempio, è “Deadly Valentine” di Charlotte Gainsbourg».

In questo periodo sta lavorando a un nuovo progetto discografico: di che si tratta esattamente? Vuole anticipare qualche dettaglio ai lettori di 20 minuti e tio.ch?

«Sto incidendo un nuovo album dalle sonorità pop-dance. A settembre lanceremo il primo singolo».

 

 

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