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CANTONEMeg Ryan a Locarno Festival

12.07.18 - 12:25
Venerdì 3 agosto l’attrice americana riceverà il Leopard Club Award 2018
Meg Ryan a Locarno Festival
Venerdì 3 agosto l’attrice americana riceverà il Leopard Club Award 2018

LOCARNO - Per anni regina incontrastata della commedia romantica, ma capace nel tempo anche di sfidare altri generi come il dramma e il thriller, si legge nel comunicato divulgato pochi minuti fa da Locarno Festival.

Che Meg Ryan occupi una posizione centrale nell’immaginario collettivo popolare, lo testimonia la galleria di personaggi che hanno animato pellicole diventate – nel loro campo – film cult. Basti pensare al trittico di film che sono nati dall’incontro con Nora Ephron, la sceneggiatrice e regista che su di lei ha costruito ben tre film-capisaldi: When Harry Met Sally (1989), Sleepless in Seattle (1993) e You've Got Mail (1998). Opere in cui il talento di Meg Ryan è stato potenziato anche dalla capacità di duettare in piena sintonia con attori come Billy Crystal o Tom Hanks.

Tutte capacità a cui il Locarno Festival vuol rendere omaggio attraverso uno dei suoi premi più prestigiosi: il Leopard Club Award. Così, dopo Faye Dunaway, Mia Farrow, Andy Garcia, Stefania Sandrelli, Adrien Brody, quest’anno Piazza Grande sarà tutta per lei, venerdì 3 agosto per la consegna del premio.

Una presenza, la sua, che verrà accompagnata da una doppia proiezione di film durante il Festival. E se con In the Cut verrà mostrata una Meg Ryan che, sotto la direzione di Jane Campion si cimenta in un thriller di natura erotica, con la commedia Sleepless in Seattle(1993) ci sarà un collegamento del tutto naturale con la Retrospettiva dedicata a Leo McCarey: il film di Nora Ephron infatti è un omaggio-rilettura di un capolavoro come Love Affair (1939) del grande cineasta americano. Un dialogo dal vivo tra presente e passato per un’icona femminile tanto amata, il cui destino in fondo sembrava già segnato dal suo film di debutto: Rich and Famous (1981), l’ultima opera di un “regista delle donne” come George Cukor, guarda caso, un altro cineasta classico a cui Locarno aveva dedicato una retrospettiva nel 2013.

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