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CANTONEEclettico Omar Gueye, dalla regia alla canzone

18.06.18 - 06:01
Pubblicato venerdì 15 giugno “Do My Best”, singolo nuovo di zecca del regista luganese Omar Gueye
Foto Alberto Fraccon
Omar Gueye, 29 anni.
Omar Gueye, 29 anni.
Eclettico Omar Gueye, dalla regia alla canzone
Pubblicato venerdì 15 giugno “Do My Best”, singolo nuovo di zecca del regista luganese Omar Gueye

LUGANO - Dopo le esperienze da regista con i musical “Gymnasia” (2013) e “Oltre” (2018), pochi giorni fa il 29enne ha sorpreso un’altra volta chi lo segue da vicino nelle sue attività artistiche, pubblicando un brano di ottima fattura. “Do My Best” si muove, in equilibrio, tra tango ed r&b: e Omar ci sa fare anche con la voce, modulandola e adattandola perfettamente, a seconda della necessità.

Omar, dal palcoscenico dei musical allo studio di registrazione. Che vuoi dirmi al riguardo?

«Si tratta di qualcosa che preparo da anni e che ho sempre tenuto un po’ nascosto...».

Raccontami la nascita della canzone...

«Durante la mia vita sono sempre stato alla costante ricerca di un equilibrio. Ecco perché mi sono focalizzato sull’immagine di un ballerino di tango alle prime armi: per lui è difficile ballare, eppure continua a farlo, come se vi fosse una sorta di richiamo. Il singolo nasce così. Parlo di un giovane che tenta di “ballare i passi della vita”. E regolarmente cade. Parlo della forza che trova per rialzarsi e riprovare. Ho ripreso una struttura classica del tango argentino e ho deciso di amalgamarla a delle sonorità contemporanee r&b e hip hop. Ecco perché definirei “Do My Best” un tango/r&b».

Che vuoi dirmi dei versi, delle strofe?

«Credo che questo passaggio parli da solo: “I will try to do the best that I can to be happy in this life” (“Cercherò di fare del mio meglio per essere felice in questa vita”)».

Per quanto riguarda la struttura musicale, quali le maggiori influenze confluite al suo interno?

«Credo di essere stato influenzato da una marea di artisti, senza nemmeno rendermene conto. Michael Jackson, Bruno Mars e Beyoncé per me sono comunque i più importanti. Sono tutti dei performer e, dal mio punto di vista, questo è un aspetto fondamentale. Amo gli artisti che hanno una visione universale di tutto ciò che accade sul palcoscenico. Sai, la mia aspirazione più grande è quella di creare dei piccoli mondi artistici...».

Raccontami le registrazioni…

«Una volta finalizzata la bozza di “Do My Best”, sono partito con la mia compagna per gli Stati Uniti. Volevo presentare la mia musica e avere qualche riscontro oltre oceano. Così a Los Angeles ho incontrato Andrew Furze, songwriter e produttore musicale di Melbourne. Insieme abbiamo realizzato la versione definitiva del pezzo».

Prevedi la realizzazione anche di un videoclip?

«Assolutamente sì. Per far fronte alle spese ho lanciato una piccola campagna di crowdfunding. Spero davvero di riuscire a raggiungere la somma necessaria (2000 euro) perché questo mi permetterebbe di realizzare un lavoro professionale e di grande qualità».

Se qualcuno volesse sostenere il tuo progetto?

«Basta accedere alla piattaforma www.indiegogo.com, digitare “Omar Do My Best” ed effettuare il versamento».

Questo singolo anticipa un progetto discografico più ampio, un ep o un album?

«Sì, il brano figurerà all’interno di un ep che sto ultimando».

I lettori di 20 minuti e tio.ch dove possono acquistare la canzone?  

«Su piattaforme come iTunes ed Apple Music».

 

 

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